Come rileva nell'editoriale la caporedattrice risultano mirate in particolare le constatazioni del giornalista Ezio Giuricin, che si interroga sul senso della presenza italiana, sul ruolo e lo spessore cuturale e sociale della stessa in queste terre. L’idea per dare alle stampe questo numero della rivista nasce e si sviluppa dalle conclusioni del convegno organizzato dal Circolo di cultura istroveneta “Istria”, dal titolo “Ritornare, si può? I presupposti per un progetto di ritorno culturale e socio-economico delle seconde e terze generazioni dell’esodo”, organizzato a Trieste e a Fiume nel novembre scorso. Centrale in questo fascicolo de “La Battana” l’articolato discorso letterario dedicato in primis a due grandi che non sono più con noi – Mario Schiavato e Tonko Maroević. La sezione “Uomini e segni” ricorda la voce genuina di Mario Schiavato nel contributo di Gianna Mazzieri-Sanković e Corinna Gerbaz Giuliano, dal titolo “Non c’è più Mario Schiavato, che lascia un’impronta indelebile nella letteratura istroquarnerina. Il secondo contributo, dal titolo “Lo specchio adriatico. Ricordando Tonko Maroević”, reca la firma di Sanja Roić. Poeta, saggista, critico d’arte, critico letterario e traduttore dall’italiano, francese, latino, sloveno, spagnolo, catalano, senza il quale sarà molto difficile preservare e mantenere in vita il paesaggio culturale contemporaneo croato. La sezione Saggi è dedicata al Convegno già citato e agli esiti dello stesso. Sono due i contributi, “Il senso di un’appartenenza” e “Intervista a Diego Zandel e Livio Dorigo”, entrambi a firma di Ezio Giuricin. In chiusura di fascicolo viene proposta la recensione di Maurizio Casagrande dell’opera di Nicoletta Bidoia, “Scena muta”, Ronzani Editore. La rivista riporta in copertina e al suo interno i disegni della giovane artista Demi Boscia.

(mid)

Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria