Nonostante le restrizioni dettate dalla pandemia lo Stabile regionale nel 2020 è rimasto in attività, alternando spettacoli in presenza e sperimentazione in streaming. Fra queste l’intensa attività estiva e la produzione dello spettacolo “La pazza di Chaillot”, di cui Però ha curato anche la regia. Con il suo numeroso cast questa messa in scena ha rappresentato un terreno di sfida, di sperimentazione e soprattutto un momento in cui mantenere chiaro il proprio ruolo e le proprie responsabilità artistiche, culturali, sociali. Grazie alle scelte coraggiose ma responsabili di Franco Però nei mesi del primo lockdown e poi nell’autunno scorso il teatro è riuscito a mantenersi a galla, a tenere vivo il rapporto con il pubblico, proseguendo il lavoro con gli artisti, i tecnici, il personale dipendente. Ben 226 sono state in questo periodo le alzate di sipario, di cui 172 sono repliche in sede di spettacoli di produzione e ospiti. 54 sono le recite effettuate dalle produzioni in tournèe. Rilevante è stata ancora l’attività di produzione, ampliata con un programma di spettacoli estivi. Da aggiungere inoltre un’intensa attività in streaming e sul web. La stagione 2020-2021 è stata costruita – ha rilevato Però- tenendo conto delle nuove regole dettate dalla pandemia e dalle difficoltà economico-finanziarie, conseguenza diretta delle prime. Da osservare che le presenze per gli spettacoli dal vivo sono state in tutto quasi 55 mila, mentre l’attività in streaming ha segnato circa 70 mila spettatori raggiunti in video. (mid)

Politeama Rossetti Foto: Radio Capodistria/Teatro Rossetti
Politeama Rossetti Foto: Radio Capodistria/Teatro Rossetti