“L’80 per cento delle energie sono state rivolte alla lotta all’epidemia” ha spiegato il premier Janez Janša, ribadendo che “ha rappresentato un banco di prova maggiore rispetto a quanto molti si aspettavano inizialmente lasciando irrealizzati numerosi punti del programma di coalizione”. Fino alle prossime elezioni politiche del 2022, oltre alla lotta al coronavirus il governo impegnerà gli sforzi alla decentralizzazione, alla riduzione della burocrazia e all’assistenza a lungo termine, ha sottolineato Janša “se non ci saranno grosse sorprese già quest’anno recupereremo il Pil dell’anno scorso”. La bozza di legge che prevede lo snellimento dell’apparato burocratico potrebbe essere approvata dal governo già il prossimo giovedì ed entrare in vigore in estate; si tratta del primo pacchetto normativo di una lunga serie, ha spiegato il premier. Anche la legge che disciplina l’assistenza a lungo termine dovrebbe figurare tra i banchi parlamentari entro il mese di settembre, ha detto Janša, ricordando che si tratta di uno dei punti presenti nell’accordo di coalizione. L’epidemia ha portato alla luce inoltre tutta una serie di problemi che riguardano la sanità, problemi soprattutto nella mancanza di quadri, questo è uno dei tanti problemi causati dal sistema retributivo unico, ha detto Janša. Facendo il punto della situazione il premier ha inoltre detto che gli sforzi del governo sono visibili negli otto pacchetti anti-coronavirus con i quali “a differenza degli altri paesi europei siamo gli unici che abbiamo aiutato tutte le categorie colpite” dice Janša ”grazie alle misure sono stati mantenute decine di migliaia di posti di lavoro”. Presente alla conferenza pure il Ministro in quota Desus, Podgoršek “fino a che gode del sostegno da parte del suo partito può continuare a ricoprire tale incarico” ha detto sempre Janša invitando l’opposizione a collaborare con il governo.

Dionizij Botter

Foto: BoBo
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