Duecento anni fa, il 22 luglio 1821, nasceva a Pirano Cesare Dell'Acqua, uno dei più importanti pittori istriani di sempre. E puntualmente in occasione del bicentenario torna a rendergli omaggio la Comunità degli italiani piranese, che insieme alla Can, la Società di studi storici e geografici e il Centro italiano Carlo Combi di Capodistria presenta da oggi in città la mostra diffusa "Cesare Dell'Acqua, da Pirano a Bruxelles in un mondo di pittura". Tre le sedi espositive: Casa Tartini, il Municipio e l'Archivio, cui si aggiungerà ad agosto la Biblioteca civica.
Nessuno come lui sapeva dipingere le scene storiche con altrettanta vivezza e ricchezza di dettagli. Per questo Cesare Dell'Acqua fu pittore assai celebre ai suoi tempi, ricercato da una committenza internazionale di altissimo livello. Ma ebbe mano felice pure nei ritratti, di cui è testimonianza anche il bellissimo "Insegnamento materno" acquisito in anni recenti dalla Comunità degli italiani piranese: l'unica sua opera oggi conservata nella città natale. E proprio da Casa Tartini parte l'itinerario della mostra diffusa che, nella ricorrenza del bicentenario, racconta attraverso una serie di pannelli illustrativi la vita e la fortunata carriera di Dell'Acqua, artista che costruì il suo successo in Belgio, a Bruxelles, dove si era trasferito fin da 1848 (vi morirà nel 1905), e dove lavorò anche per la casa reale. Con Trieste, che gli aveva offerto gli studi accademici a Venezia, il pittore mantenne sempre saldi legami, eseguendo per la città molti dipinti, tra cui il ciclo ordinato da Massimiliano d'Asburgo per Miramare e la vastissima "Prosperità commerciale " che domina la sala del Consiglio Comunale. Né dimenticò mai la sua Pirano, alla quale nel 1896, in occasione della posa del monumento al musicista Giuseppe Tartini, fece dono di un proprio quadro, andato purtroppo perduto. Da qui, ora, la scelta del Municipio come una delle sedi della mostra, esposizione che - hanno spiegato i curatori Fulvia Zudič, Kristjan Knez e Roberta Vincoletto - rappresenta un distillato dell'originario, più ampio progetto espositivo, ridimensionato a causa della pandemia.

Per Dell'Acqua, nel giorno dell'anniversario, anche l'omaggio di un annullo postale speciale e un volume di prossima uscita pubblicato insieme all'Irci di Trieste a cura di Flavio Tossi, appassionato studioso del pittore, cui si aggiungeranno in autunno altre iniziative. Un ringraziamento, nel corso dell'affollata presentazione, è andato anche al console Giuseppe D'Agosto per un premio speciale nell'ambito dell'imminente Ex tempore di pittura piranese offerto dal Consolato generale d'italia a Capodistria in onore del bicentenario.Tutto ciò, sottolinea ancora Kristjan Knez, "nel solco di una volontà di valorizzare e presentare a un pubblico più vasto gli insigni personaggi del nostro territorio. Con Dell'Acqua usciamo dal perimetro piranese-istriano o triestino e ci proiettiamo davvero sullo scenario europeo".

Cesare Dell'Acqua in un autoritratto conservato al Museo Revoltella di Trieste, scelto come emblema della mostra piranese
Cesare Dell'Acqua in un autoritratto conservato al Museo Revoltella di Trieste, scelto come emblema della mostra piranese