Foto: Radio Capodistria
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Sia di giorno che di notte si rimane affascinati e stupiti dall'enorme fiore che, ai piedi della rocca, si muove e trasforma trastullato dalla brezza d’agosto e cambia colore con le ombre del mattino o i riflessi della luna. C’è una leggerezza e una delicatezza nell’installazione che sono insite in Ida Blažičko, autrice dell'opera: una scultura tessile di dimensioni monumentali che, dilatata nello spazio, si fonde armoniosa con l’ambiente naturale che la circonda. “L’ispirazione è stata istantanea, è arrivata subito fin dal primo momento, alla prima visione del luogo ho avuto dinanzi questa immagine e perciò ringrazio Tanja Šuflaj dell’Università popolare aperta di Buie che mi ha proposto questo progetto”, ci racconta Ida Blažičko pluripremiata artista zagabrese, professoressa all’Accademia artistica della capitale croata con sette anni di docenza in Cina, all’Università di Hangzhou, città che Marco Polo definì “più bella ed elegante del mondo”.

“Avevo da lungo tempo questo desiderio di intraprendere questa avventura istriana che mi ha dato grande soddisfazione”, ci dice l’artista che parlando del suo lavoro afferma: “Il fiore come simbolo di rinascita e speranza, di rigenerazione che simbolicamente vuole rappresentare il futuro di quest’ edificio che è in fase di restauro, ricostruzione, ma che nel contempo non dimentica il passato e gli anni in cui era pieno di vita, di persone, di rumori”. E in realtà, come rilevano gli esperti, in contrasto con l’imponente roccia su cui si erge il Castello di Momiano, le delicate sculture traslucide, in una costante danza al vento, contribuiscono metaforicamente al ricordo della secolare presenza e vivacità di questa località.

Ricerca costante, metodi innovativi con forme, materiale e strutture diverse contraddistinguono i lavori di Ida Blažičko che, come lei stessa spiega: “ Traggo ispirazione -ma questa è una caratteristica che accomuna tutte le persone creative - dal rapporto simbiotico tra uomo e natura, dalla convivenza dell’individuo con e per l’ambiente che lo circonda”. Una filosofia percettibile in tutti i suoi lavori come quello, visibile fino a qualche giorno fa, nel giardino Vovk di Kranj per la Biennale di arte tessile e il “Castello in fiore” in mostra fino a sabato 21 agosto a Momiano.

Di Lionella Pausin Acquavita