Foto: Reuters
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Detto, fatto. Dal 15 settembre in Austria sarà in vigore un nuovo pacchetto di misure anti Covid che come annunciato qualche giorno fa dal Cancelliere Sebastian Kurz imporranno restrizioni sempre più stringenti, soprattutto ai non vaccinati, mentre per gli altri la vita continuerà praticamente come prima. Un modo per incentivare a vaccinarsi i dubbiosi o i no- vax, fomentati questi anche da partiti come la Fpö, visto che attualmente le doppie dosi raggiungono a mala pena il 60% della popolazione.

Mentre “per i vaccinati è già stato fatto tutto e per essi non ci sarà alcuna limitazione”, ha detto il governo, per gli altri il piano prevede tre step in base ad un gradiente tarato sull'occupazione dei posti letto in terapia intensiva. Il primo gradino della scala delle misure scatterà con più del 10% di posti in terapia intensiva occupati e in questo caso diventerà obbligatoria la maschera Ffp2 in tutti i luoghi dove è richiesta; mentre in tutti i negozi sarà obbligatoria per i non vaccinati e “solo raccomandata” per i vaccinati. La polizia avrà il compito di effettuare controlli a campione. I test rapidi inoltre saranno validi soltanto per 24 ore e quindi i non vaccinati dovranno continuamente testarsi, e per ora i tamponi restano a pagamento.

Il secondo gradino con il 15% delle terapie intensive piene prevederà l'accesso ai ristoranti serali e agli eventi pubblici dove non ci siano posti assegnati, solo a vaccinati e guariti.

Infine il terzo gradino che scatterà con il 20% di ricoveri in terapia intensiva prevede la regola delle 3G in tutti i luoghi pubblici e per testarsi varranno a questo punto solo i più costosi tamponi molecolari.

Barbara Costamagna