Matteo Salvini
Matteo Salvini

Una centrale nucleare nel mezzo della Lombardia: nonostante due referendum, nel 1987 e nel 2011, abbiano chiarito la contrarietà degli italiani alla costruzione di impianti nucleari sulla penisola, gli annunciati rincari dell’energia che potrebbero costare quasi 700 euro in più a famiglia, hanno innescato un nuovo confronto sul nucleare in Italia.
A far partire la polemica è stato Matteo Salvini, che nel corso di una trasmissione radiofonica alla Rai ha aperto alla possibilità di costruire una centrale nucleare in Lombardia. “Che problema c'è? - ha detto il leader della Lega -: la Svezia di Greta ha otto centrali. Ci sono centrali nei centri storici di grandi città, a Copenaghen c'è un termovalorizzatore in centro città. L’Italia è l’unico Paese del G8 senza energia nucleare - ha concluso – e studiare un ritorno al nucleare di ultima generazione, moderno, sicuro, pulito e a impatto zero è un dovere”.
Tanto è bastato per scatenare la reazione dei movimenti ambientalisti, che hanno ricordato come gli italiani abbiano bocciato il nucleare con due consultazioni, e come il settore della produzione di energia stia ormai andando da tutt’altra parte.
Una precisazione è giunta anche dal ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani: “Oggi noi non potremmo fare nulla di nucleare, perché abbiamo un referendum che dice no alle vecchie tecnologie, e quelle nuove al momento non ci sono ancora”. “Oggi ci sono quattro paesi che stanno studiando sorgenti di energia alternative, i reattori di quarta generazione – ha aggiunto -, ma queste fonti non sono mature, e probabilmente nel prossimo decennio capiremo se sono convenienti e sicure. Qualora questo fosse verificato, sarebbe importante capire se possono essere usate”. “La cosa più importante ora, - ha concluso - è accelerare sull'installazione di rinnovabili, così ci sganciamo più rapidamente possibile dal costo del gas”.
Aperture però giungono anche dalla giunta della Lombardia, con il presidente della regione, Attilio Fontana, che invita ad abbandonare “le ideologie e a guardare la realtà: anche in campo nucleare – ha spiegato - la tecnologia è andata avanti”.
Nettamente contrarie invece le altre forze di maggioranza a livello nazionale, con 5 Stelle e Pd che invitano Salvini a dire esattamente ai lombardi “dove propone di collocare la sua centrale”.

Alessandro Martegani