Paolo Polidori
Paolo Polidori

Una vittoria senza discussioni che, dopo15 anni, fa passare Muggia nelle mani di un’amministrazione di centro destra. Protagonista della svolta della cittadina è Paolo Polidori, ex vicesindaco di Trieste, esponente storico della Lega, e da qualche giorno nuovo sindaco di Muggia.
Il suo, dice, è un successo frutto soprattutto dell’unità dimostrata dal centro destra in questi anni e in campagna elettorale, e della capacità di saper ascoltare. “Innanzitutto sono stati 15 anni di amministrazione di centro sinistra, gli ultimi dei quali sicuramente con problemi di comunicazione e ascolto della cittadinanza. Né i cittadini né le associazioni sono state ascoltate, e non sono state date delle risposte. Questo è stato il punto di partenza: la gente aveva voglia di cambiare: Basta pensare al piano rifiuti, con la raccolta porta a porta, è stato un qualcosa calato dall’alto, senza andare a sentire quali fossero le reali esigenze della popolazione. Poi però bisogna dire che il centrodestra si è presentato assolutamente unito, senza nessuna lista al di fuori della coalizione che supportava la mia candidatura, e questo è stato un grande punto di vantaggio”.
Adesso, dopo una campagna molto intensa, inizia il lavoro vero: lei ha già qualche idea per la giunta? i tempi per la formazione della giunta quali saranno?
Ci sono circa di due settimane, fino alla data della prima convocazione del primo Consiglio comunale con la proclamazione degli eletti: ci stiamo lavorando, abbiamo già concordato le linee di principio con le altre forze di maggioranza, e adesso si tratta di mettere a posto tutti i tasselli, con le persone giuste con la delega giusta”.
C’è un po' di moda dei tecnici in questo periodo storico della politica italiana: secondo lei ci vogliono dei tecnici nelle giunte comunali, oppure sarà comunque una giunta politica?
Chi fa politica deve mettersi nell'ottica di fare, di poter amministrare: se facciamo politica e poi lasciamo amministrare i tecnici non è vera politica. Politica significa fare delle scelte: i tecnici ci sono, e sono quelli già presenti all'interno delle istituzioni, ma la politica deve esserci sempre, ovviamente abbinata il più possibile a una preparazione specifica, o quantomeno a una preparazione di base complessiva di buon livello.”
Lei ha già in mente delle priorità per Muggia?
Le priorità sono quelle che sono state già dette in campagna elettorale, e ci sono tantissime cose che sto valutando ogni giorno da quando mi sono insediato: ci sono tanti lavori da fare, tanti investimenti, tante risposte da dare a tutte le associazioni, sia quelle sportive, sia quelle culturali e musicali, penso alle associazioni, alle bande delle compagnie di carnevale. Penso a una Muggia turistica ovviamente, sulla quale tanti si spendono ma pochi hanno ottenuto risultati apprezzabili”.

Alessandro Martegani