Foto: Reuters
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"L'America perde un gran servitore dello stato". Queste le prime parole espresse dall'ex presidente statunitense George W.Bush in ricordo di quello che fu il suo segretario di stato morto a 84 anni a causa del Covid. Powell fu il primo segretario di Stato afroamericano nella storia del paese e contribuì a sviluppare la politica estera degli Stati Uniti nei primi anni del Duemila.

La morte è stata resa nota dalla sua famiglia, che ha anche specificato che era completamente vaccinato contro il coronavirus.

Powell ricoprì diversi incarichi nella sua lunga carriera: fu tra le altre cose Capo dello stato maggiore congiunto (il rango più elevato delle forze armate statunitensi, dal 1989 al 1993) e consigliere per la sicurezza nazionale (dal 1987 al 1989).

Viene ricordato principalmente per il discorso che tenne il 5 febbraio del 2003 al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in cui sostenne l’esistenza di prove – esibendo una fiala che conteneva una polvere bianca – sul possesso di armi di distruzione di massa da parte del regime iracheno di Saddam Hussein, per giustificare l’intervento militare. Prove che furono smentite negli anni successivi, adombrando così la sua stella.

Era considerato un repubblicano “moderato”; ma sia nel 2008 che nel 2012 dichiarò che avrebbe votato per il democratico Barack Obama. In seguito sostenne Joe Biden contro Donald Trump, criticando la deriva estremista del partito conservatore americano. Da più parti negli anni era stato incitato senza alcun esito a candidarsi lui stesso alla Presidenza.

Barbara Costamagna