Foto: Siol.net
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La missiva destinata al capo del governo, Janez Janša, conteneva due fotografie con un bersaglio disegnato sul suo volto e quello della moglie. Un mittente sconosciuto ha scritto nella lettera a Janša che "le squadre stanno aspettando l'ordine" e che il premier "cadrà per primo", la stessa sorte aspetta anche i sostenitori del suo esecutivo. Secondo quanto riportato da TV Slovenia, il gabinetto del primo ministro ha confermato le minacce.
Sempre un mittente sconosciuto ha spedito anche una missiva all'indirizzo di casa del capo dicastero della Difesa, Matej Tonin, in cui lo accusa di opportunismo politico, di sostegno al premier Janša e alle armi, minacciandolo che non vedrà le prossime elezioni politiche. Il mittente ha inoltre affermato di conoscere tutti i suoi movimenti, anche le guardie del corpo quindi non potranno aiutarlo. Lo stesso Tonin ha confermato al portale N1 di aver ricevuto la lettera.

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Circa una settimana fa, secondo quando riportato sempre dal portale N1, Tonin avrebbe ricevuto la visita di due sconosciuti, che si spacciavano per operatori di una rete di telecomunicazioni. La consorte del ministro ha subito avuto dei sospetti ed ha quindi reagito. Alla fine si è dimostrato che le due persone interessate erano state arrestate durante una delle proteste del mercoledì contro il governo ed i provvedimenti anti-Covid per aver attaccato agenti di polizia.
In un tweet, il ministro dell'Interno, Aleš Hojs, ha affermato che le minacce a Janša e Tonin sono inammissibili e deplorevoli. "E ancora più deplorevole è il fatto che non tutti i partiti politici abbiano condannato le minacce. La polizia deve fare tutto il possibile per trovare i responsabili. La procura comunque avrebbe già potuto limitare tali azioni", ha scritto ancora Hojs.


E. P.