Il dialetto come fondamentale elemento di identità di una comunità, custode di memoria e tradizioni, e quindi idioma da salvaguardare e se possibile tramandare alle giovani generazioni. Parte da questa ideale premessa il nuovo volume sulla parlata fiumana prodotto dal Dipartimento di Italianistica dell'Università di Fiume a cura di Gianna Mazzieri-Sanković e Maja Djurdjulov. Nuovo non solo perché uscito da poco, ma anche perché arriva a un anno di distanza dall'antologia "Il dialetto fiumano tra parole e realtà", pubblicazione volta anch'essa a promuovere quella che è considerata oggi non meno di ieri la "lingua degli italiani di Fiume" e che continua ad alimentare una cospicua produzione letteraria, in versi e in minore misura anche in prosa. ''Squarci di fiumanità'' sono le prove in vernacolo di autori in qualche caso conosciuti piuttosto per le opere scritte in italiano, da Mario Schiavato a Ezio Mestrovich fino a Laura Marchig, a cui si affiancano nel volume parecchi altri nomi. Come, fra gli altri, Tiziana Dabović, le cui poesie in dialetto hanno ottenuto negli ultimi anni significativi riconoscimenti al Concorso d'arte e di cultura Istria Nobilissima. Nella parte saggistica, a più mani, che precede la raccolta di testi, anche una ricerca linguistica sul fiumano risalente agli scorsi anni Trenta, di particolare valore documentario perché testimonia una fase di questo dialetto di origine veneta ormai lontana nel tempo. Si tratta di una tesi di laurea discussa all'Università di Budapest da Maria Batò, probabilmente una fiumana di ascendenza ungherese, allieva del grande glottologo Carlo Tagliavini. "Il saggio - spiega Gianna Mazzieri-Sanković - era stato tradotto in italiano negli anni Ottanta da Maria Schiavato nell'ambito delle attività del Centro di ricerche attivo presso la Comunità degli italiani di Fiume. La professoressa Schiavato e la Comunità ci hanno ceduto questo prezioso contributo dedicato alla fonetica e alla fonologia del dialetto fiumano, un'opera che consente anche di mettere a confronto il dialetto di cent'anni fa e quello di oggi".

Palazzo Modello, sede della Comunità degli italiani di Fiume; foto La Voce del Popolo
Palazzo Modello, sede della Comunità degli italiani di Fiume; foto La Voce del Popolo