Qualche disagio al traffico del centro di Trieste, ma questa volta non è stata una manifestazione, ma la necessità di consentire le riprese del secondo capitolo di “Diabolik”, il ladro mascherato ideato dalle sorelle Angela e Luciana Giussani, protagonista dei fumetti cult degli anni 60 e 70, portato ora al cinema dai Manetti Bros.
Il secondo film è in fase di realizzazione proprio in Friuli Venezia Giulia, e il set è stato allestito a Trieste: piazza della Borsa è stata trasformata in un quartiere di Ghenf, una città poco lontana dalla immaginaria Clerville, dove risiedono Diabolik ed Eva Kant, interpretati da Luca Marinelli e Miriam Leone.

Le immagini degli abiti e soprattutto delle fantastiche macchine d’epoca sono state rilanciate in rete, anche da politici e il testimonial più in vista del film è stato il presidente della regione, Massimiliano Fedriga, che ha postato alcune immagini. “Dopo la realizzazione del primo film, che sbarcherà al cinema il 16 dicembre – ha detto il governatore - in questi giorni il set del secondo episodio sta girando il Friuli Venezia Giulia. Un'altra straordinaria vetrina per il territorio che, una volta di più, avrà l'opportunità di far conoscere le bellezze della nostra splendida regione”.
Fra le immagini più rilanciate c’è naturalmente quella della Jaguar E-Type, la macchina nera simbolo di Diabolik, al punto che, per un breve periodo, proprio la Jaguar impose alla casa editrice Astorina di non nominare marca e modello dell’auto temendo che potesse essere dannoso per l’immagine dell’azienda, indicazione prontamente rientrata una volta verificato il successo del fumetto.

Non mancano immagini di altre automobili d’epoca come l’Alfa Romeo Giulia, una sorta di simbolo per i film d’azione degli anni 70, e la Ford Falcon, fino alle immagini del covo, realizzato sulla parete di roccia a Porto Piccolo, e dei protagonisti.
Nel fine settimana il set si trasferisce sul Natisone, a Premariacco, per altre scene, fra le quali il tuffo nel fiume di Eva Kant, ma c’è anche chi non è contento della presenza della troupe del Manetti Bros: è il caso di Marino Visintini, referente dell’Osservatorio civico contro l’illegalità in Friuli Venezia Giulia, che ha presentato una segnalazione ai carabinieri di Premariacco, per sottolineare come nel fiume Natisone esista un divieto di balneazione, chiedendo il rispetto delle ordinanze ancora in vigore.

Alessandro Martegani