Foto: MMC RTV SLO
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"Siamo a un passo dalla zona gialla - ha annunciato il governatore Massimiliano Fedriga riguardo il Friuli-Venezia Giulia - e questo è dato dal numero dei ricoveri anche in area medica, molto vicino al 15%. Il Fvg andrà in zona gialla, ma per fortuna questo prevede misure ancora molto contenute. Tuttavia, il passaggio alla zona arancione sarebbe drammatico per l'economia, è una cosa che non possiamo e non dobbiamo permettere". Il governatore ha poi ribadito che "chi ha seguito le regole è ben diverso da chi, invece, porta in giro fake news, non vuole partecipare alla campagna vaccinale, racconta fandonie sul vaccino". Infine, Fedriga dichiara: "Chiederemo al Governo come Regioni che le misure restrittive legate alle fasce di colore valgano per le persone che non hanno fatto il vaccino, non per le persone che lo hanno correttamente fatto".

In pratica si apre così il dibattito su un provvedimento simile a quello adottato dall'Austria, in cui sono obbligate al lockdown solo le persone non vaccinate e che ha portato ad un aumento delle immunizzazioni, come ha detto il premier austriaco Alexander Schallenberg.

Intanto il governo italiano sta cercando di regolamentare uno dei settori da sempre più a rischio a causa della pandemia, ovvero i trasporti. Una nuova ordinanza del Ministro della Salute, Roberto Speranza, prevede la possibilità di bloccare i treni se a bordo c'è un caso sospetto per sanificare i vagoni, controllo del green pass "preferibilmente" prima di salire o in alternativa a bordo da parte di personale dedicato, e per taxi non più di due passeggeri sul sedile posteriore, se non sono componenti dello stesso nucleo familiare. Per i mezzi pubblici invece è prevista la possibilità di utilizzare anche la porta anteriore con l'installazione di un separatore protettivo dell'area di guida e il riavvio graduale della vendita dei biglietti e delle attività di controllo a bordo. Inoltre, Speranza ha comunicato che attualmente l'86,79% degli italiani è vaccinato con la prima dose ed oltre l'84% con la seconda dose.

La ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, ha invece spiegato che "le politiche per la salute non possono più essere considerate politiche nazionali ma hanno bisogno di scelte che non possono che essere sovranazionali". La Gelmini ha aggiunto che bisogna investire di più nei servizi sanitari nazionali. Sul green pass la ministra ha confermato che la validità rimane di 12 mesi ma anche che il Governo monitora con grande attenzione l'andamento dei contagi.

Davide Fifaco