Foto: MMC RTV SLO
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Non c'è stato l'accordo sul testo ed i due schieramenti del Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia sono andati al voto divisi sulla mozione che chiedeva al Governo italiano lo scioglimento di Forza Nuova. La mozione dell'opposizione è stata quindi bocciata.
Il Partito democratico, supportato da tutti gli altri gruppi di opposizione, sosteneva che l'assalto di Forza Nuova alla sede della Cgil di Roma è stato un episodio gravissimo, contro il quale bisogna prendere posizione senza alcuna ambiguità.

Il capogruppo del Pd Diego Moretti, primo firmatario della mozione, respingendo la richiesta di mediazione avanzata da Pierpaolo Roberti, aveva spiegato: "Nel testo che proponiamo non c'è nulla di ideologico né di strumentale: ricordo che alcuni partiti di centrodestra hanno votato mozioni simili in altre regioni. E mi dispiace che nessun consigliere della Maggioranza, nemmeno tra i più liberali, abbia scelto di intervenire in aula. Io sono convinto che dentro di voi ci siano questi principi, ma solo la contingenza politica vi impedisce di votare questo testo".

Lo stesso Pierpaolo Roberti, assessore alle Autonomie Locali, replicando a nome di tutto il centrodestra, ha affermato: "Ma non è questa l'aula che può fare applicare la legge Scelba: la mozione andrebbe ritirata e riformulata d'accordo con la maggioranza".

Sempre a proposito di Forza Nuova, Roberti ha ricordato che "nel recente passato Governi di centrosinistra ammisero quel partito alla competizione politica. Se la discriminante sono i princìpi ispiratori di Forza Nuova, quelli erano gli stessi anche nel 2018 e 2019. E poi - ha concluso l'assessore - oggi i partiti che firmano questa mozione sono tutti al Governo, e non capisco proprio perché il Consiglio regionale debba inserirsi in una discussione che si sta facendo a Roma".

Il risultato è stato che la maggioranza ha respinto la richiesta con 24 voti contrari contro i 19 favorevoli.

Davide Fifaco