Foto: EPA
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Una semplice risposta a una telefonata, o una disattenzione nel comunicare i propri dati, potrebbero dare il via a una serie di conseguenze fastidiose, o anche gravi, come il furto d’identità e il coinvolgimento inconsapevole in attività illegali.
È l’allarme lanciato dal CERTFin, il consorzio di banche, fra le quali anche la Banca d’Italia, che si occupa di organizzare e seguire attività di prevenzione contro i rischi di attacchi informatici in ambito bancario.
Secondo una ricerca condotta dal consorzio, lo smartphone rappresenta, oltre che uno strumento ormai diffuso per le operazioni bancarie e finanziarie da parte degli utenti, anche un possibile accesso per i pirati informatici.
Telefonate o messaggi da ammiratori o ammiratrici sconosciuti ad esempio, potrebbero nascondere il tentativo di ottenere dati bancari, ritrovandosi poi con il conto corrente svuotato o addirittura coinvolti in reati come il riciclaggio.
Richieste di dati come l’indirizzo, o addirittura il numero di conto corrente o le password, non dovrebbero mai essere forniti, tantomeno a sconosciuti: spesso le telefonate o le mail giungono da falsi addetti delle banche che chiedono di fornire dati sensibili. I veri addetti però, non bisogna mai scordarlo, non dovrebbero aver bisogno di dati, visto che hanno già a disposizione tutte le informazioni sui propri clienti.
In caso di sospetti non bisogna fornire alcun dato, e magari in seguito cercare on line la foto profilo della sconosciuta o dello sconosciuto che ci ha contattati: la maggior parte delle volte si scoprirà che la stessa foto corrisponde a decine di profili fake.
Altri consigli per operare online in modo sicuro sono il cambio frequente delle password dell’email, dei social network, dell’internet banking e dei siti di e-commerce; accedere a Internet solo dal proprio computer, tablet o smartphone; contenere la diffusione delle informazioni personali online; usare password diverse per siti diversi; diffidare di qualunque richiesta di dati relativi a carte di pagamento, chiavi di accesso all’home banking o altre informazioni personali; controllare regolarmente le movimentazioni del conto corrente.
La pirateria informatica sta acquisendo sempre più rilevanza, anche come possibile fenomeno di distorsione economica. La stessa presidente della Bce Christine Lagarde ha messo sullo stesso piano i cambiamenti climatici e gli incidenti informatici, definiti la “nuove minacce che possono intaccare profondamente la stabilità finanziaria”. “Entrambe - ha spiegato - hanno caratteristiche comuni, entrambe non si fermano alle frontiere degli stati ed entrambe sono intersettoriali e possono potenzialmente colpire le banche, le assicurazioni, i fondi d'investimento e i relativi mercati”.

Alessandro Martegani