Foto: MMC RTV SLO
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Il premier italiano Mario Draghi nelle scorse ore ha incontrato i ministri Roberto Speranza, Patrizio Bianchi, Renato Brunetta ed il commissario Francesco Paolo Figliuolo in vista del Consiglio dei ministri che si dovrebbe tenere nel pomeriggio, per varare nuove misure utili a fronteggiare il picco dei contagi, atteso a fine mese. Il Cdm potrebbe essere preceduto da una cabina di regia politica, a causa delle distanze ancora esistenti sulla possibilità di estendere il super Green pass.

La linea del presidente del Consiglio è stata sempre quella di guardare i dati prima di decidere e gli attuali numeri dei contagi, spinti dalla variante Omicron, segnano ogni giorno un nuovo record; l’imperativo è quindi quello di controllare la curva.

Tra i provvedimenti a cui si sta pensando c’è quindi l'estensione del green pass rafforzato a tutti i lavoratori, pubblici e privati, oppure solo per i primi, ma non si esclude nemmeno la possibilità di limitarlo in una prima fase ai dipendenti che sono a contatto col pubblico.

Il Super green pass per tutti i lavoratori, fortemente voluto da Forza Italia, vede però la contrarietà della Lega, non convince il Movimento 5 Stelle e suscita dubbi anche nel Partito democratico, che preferirebbe l'obbligo vaccinale.

Nessuna opposizione leghista, invece, all'obbligo di vaccino per le categorie fragili. L'ipotesi dell'obbligo vaccinale sarebbe spuntata già nel corso della Conferenza straordinaria delle Regioni. Il presidente della Liguria, Giovanni Toti, è stato chiaro: "le abbiamo provate tutte ma a questo punto non resta che l'obbligo vaccinale per tutti i lavoratori e i soggetti più fragili che ancora non hanno fatto il vaccino per scelta”.

La strada di imporre la somministrazione non appare comunque semplice, in un Paese che ha visto numerose proteste no vax.
Infine, da valutare ancora come procedere nel settore scolastico, vista l’ascesa dei contagi tra i ragazzi. La priorità rimane quella di restare in presenza ed in sicurezza, ma ci sarà una revisione sul numero dei contagi che fanno scattare la didattica a distanza per tutta la classe.

Davide Fifaco