Se non è ancora un caso letterario, ci sono tutte le premesse perché lo diventi, il Martin Muma, opera autobiografica del poeta rovignese Ligio Zanini, che in questo suo unico romanzo ha narrato, con favolistico struggimento, la sua infanzia felice e la giovinezza piena di idealismo e di speranze, e ha quindi raccontato la sua durissima, disumana prigionia a Goli Otok, il lager di Tito, dove fu deportato fra il 1949 e il 1952; testimonianza cruda e atto d'accusa degli orrori del totalitarismo. Dalle pagine del Piccolo di Trieste con Pierluigi Sabatti, al Corriere della Sera, per il quale ne ha scritto Claudio Magris, all'Avvenire, all'Ansa, ad altre importanti testate, è grande l'attenzione ricevuta dalla riproposta del testo, che fu pubblicato per la prima volta nel 1990 (tre anni prima della morte del suo autore a Pola) dalla giovane e coraggiosa redazione della rivista dell'Edit "La battana".

Non se l'aspettava il curatore dell'edizione Ronzani, Mauro Sambi, tutto questo interesse per il libro. "È stata una grande sorpresa", dice a Radio Capodistria il professor Sambi, "è un'emozione trovare due pagine sul Corriere della Sera a firma di Claudio Magris. In particolare ho apprezzato molto, tra le cose che sono uscite, l'articolo sull'Avvenire di Lucia Bellaspiga, che ha colto anche il valore letterario e non solo testimoniale dell'opera di Zanini, e questo che mi stava molto a cuore. Quindi, una grande felicità". Finalmente, dunque, dopo trent'anni, il Martin Muma ottiene l'attenzione che si merita questo grande libro. "A testimonianza", aggiunge il curatore, "che il valore letterario pur alto di un'opera non è sufficiente, ma ci vuole una buona squadra alle spalle del libro. Un ringraziamento va perciò anche all'editore Ronzani, che ci ha messo veramente molto impegno e molta passione, e ha creduto fin dall'inizio nell'importanza di questa operazione".

Un'intervista di Radio Capodistria a Mauro Sambi trasmessa il 13 gennaio 2022 si ascolta al link https://www.rtvslo.si/rtv365/arhiv/174839055?s=radio_ita.