Foto: Radio Capodistria/visitkoper.si (Jaka Ivančič)
Foto: Radio Capodistria/visitkoper.si (Jaka Ivančič)

Non ci sarà nemmeno la tradizionale presa di potere per mano di Catterina Zangrando e il figlio Giuseppe Tartini a Pirano e il Gran ballo del sabato sera al teatro Tartini, appuntamenti tradizionali custoditi dalle locali CAN e Comunità degli Italiani.

La volontà di scacciare l’inverno, o anche la situazione venutasi a creare negli ultimi anni, rimane, perciò nella mattinata di ieri i piranesi hanno decorato il piano terra di Casa Tartini. Oggi alle 11 l’appuntamento è davanti a Casa Tartini per un breve momento di incontro, mentre lunedì avrà luogo un laboratorio tematico per i più piccoli che culminerà martedì grasso, primo marzo, con un’installazione scenografica e l’allestimento dalle finestre di Casa Tartini dal titolo “Carneval No Sta Andar Via!” corredato di accompagnamento musicale di Inga Ukolina.

Foto: Radio Koper/Lea Širok
Foto: Radio Koper/Lea Širok

Appresa la notizia dell'allentamento delle restrizioni è stata organizzata la serata “Mascherata della libertà moderata” al Centro giovani di Capodistria. A Isola, invece, si conclude oggi alle 17 il ciclo di appuntamenti per bambini nell’ambito dell’iniziativa “Un Carnevale diverso” organizzato dal Centro per la cultura, lo sport e le manifestazioni della cittadina.

Doveva svolgersi online la tradizionale “laufarija” della zona di Cerknica e invece giovedì scorso il sindaco della cittadina ha dovuto cedere le redini ai butalci dal vivo. Anche a Ptuj avrà luogo la 62. edizione del Carnevale che vede protagonisti i kurenti si svolgerà secondo programma.

Finalmente è tornato dal vivo anche il suggestivo Carnevale di Venezia, inaugurato il 12 febbraio, senza, però, gli eventi storici, come il Volo dell’Angelo, il corteo delle Marie e la Festa di Cannaregio. Annullato, invece, lo storico Carnevale di Ivrea, famoso per la “battaglia delle arance”, come anche quello di Cento, di Putignano e di Fano. Questi ultimi vengono spostati nei mesi estivi, anche perché una volta all’anno è doveroso far follie.