Si è ancora in alto mare per quanto riguarda i cambiamenti allo Statuto, almeno a giudicare dall'articolato dibattito seguito alla presentazione della bozza elaborata dalla preposta commissione statutaria e contenente i suggerimenti emersi nel corso delle numerose altre sedute dedicate all'argomento, ultima quella dello scorso dicembre con il sondaggio che dava delle indicazioni precise. Come spiegato da Mauro Jurman a capo della commissione per lo statuto, tra le novità più rilevanti il ritorno a due presidenti - quelli di Assemblea e Giunta - nominati dall'Assemblea e dunque niente più presidente UI e niente elezione universale, diretta per le due massime cariche dell'Unione italiana. Oltre che ad alcuni accorgimenti tecnici per legittimare il voto e l'elezione dei connazionali in Slovenia, prevista la terza domenica di settembre come data fissa della consultazione mentre andrebbe ancora definito il numero dei consiglieri e la loro ripartizione tra Comunità degli italiani che in base al numero di iscritti si vedrebbero garantire - questa la proposta - da uno a tre rappresentanti. Il dibattito ha però rimesso in discussione tutto. Ci sono stati interventi a favore del voto diretto e altri contrari; c'è stato chi ha proposto un'ulteriore riduzione dei consiglieri da eleggere in un'unica circoscrizione e chi invece ha richiamato alla responsabilità i consiglieri costantemente assenti. Ci sono state poi lagnanze di inerzia, riflessioni sulla base, sui soci e sugli elenchi elettorali fino all'idea di arrivare ad una nuova costituente ma dall'altra parte non sono mancate le considerazioni positive sulla vitalità della massima organizzazione rappresentativa della CNI.
Ieri sera a Pisino votata pure una delibera inerente alla regionalizzazione in Slovenia e nella quale si richiede che la denominazione dell'area che dovrebbe comprendere i comuni di Capodistria, Pirano, Isola e Ancarano sia "Istra-Istria". Pure su quest'argomento si è acceso un vivace dibattito e, anche se qualche consigliere avrebbe voluto rinviare, non sono state prese in considerazioni le comunicazioni della CAN Costiera che lamentavano carenza di materiale e precisazioni. "L'Assemblea UI in quanto organo rappresentativo ed unitario della CNI e legittimata a prendere decisioni che interessano gli italiani di Slovenia e Croazia" il messaggio lanciato da Pisino. Nel corso dei lavori è stato accolto il Bilancio Consuntivo 2021 che chiude con un passivo di all' incirca 300 mila kune, dovuto comunque ai deficit degli anni precedenti e ai ritardi nell'assegnazione delle risorse.

Lionella Pausin Acquavita

Foto: Radio Capodistria
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