"Decidete del vostro futuro e assegnate il voto ai candidati dei quali vi fidate". Con queste parole il presidente uscente del parlamento sloveno, Igor Zorčič ha sollecitato i cittadini a recarsi alle urne. 1471 sono i candidati per gli 88 seggi della camera di Stato. I neodeputati avranno la prima seduta il 13 maggio, dopodichè seguiranno le trattative per la formazione del nuovo governo.
Tre sono i candidati a contendersi il seggio specifico della minoranza ungherese. Ferenc Horvath, Mihael Kasaš e Otto Močnek concordano nel definire buoni i rapporti tra Slovenia e Ungheria e sul fatto che della crescita di questi rapporti possa beneficiare anche la minoranza ungherese.
Secondo Anže Logar del Partito democratico (SDS), nella campagna elettorale che si va concludendo "è stata data maggiore evidenza alle cose che ci dividono rispetto a quelle che ci accomunano". La mobilitazione generale per queste elezioni, secondo il Ministro degli esteri in carica, dimostra quanto queste siano importanti.
Al comizio del Movimento libertà, col presidente Robert Golob costretto a casa dal Covid, ha parlato la vice Marta Kos. L'alta affluenza al voto anticipato è un segnale che la gente si sente coinvolta, che "non è indifferente a come vivrà in futuro". Il Movimento libertà - ha detto la Kos - può garantire un futuro migliore, la democrazia nella quale i media e i giornalisti possano lavorare normalmente, nella quale i cittadini possano tornare a respirare liberamente e "dove le sfide in politica estera verranno dibattute nelle sedi deputate e non su singoli social media" ha rilevato la vicepresidente di Movimento libertà sottintendendo i tweet del premier uscente.

Comizio finale anche per il Partito social-democratico. La leader Tanja Fajon ha detto che l'SD difenderà anche in futuro i valori fondamentali della democrazia e della giustizia sociale. Si dice convinta la presidente dei Social-democratici che domenica il partito sarà sui gradini dei vincitori. "Con il Movimento libertà di Robert Golob e con gli altri partiti della Coalizione dell'arco costituzionale, che speriamo superino la soglia di sbarramento, formeremo un governo che deve durare fino a fine mandato" ha ancora detto Tanja Fajon, sottolineando come il Paese abbia bisogno di stabilità a lungo termine.
I candidati dell'Alleanza Liberiamo la Slovenia annunciano che domenica non andranno a votare per protesta. Andrej Šiško, Miha Majc e Janko Veber sono convinti di esser stati discriminati e che l'esito di queste elezioni sarà illegittimo.
Oltre ai partiti, anche vari movimenti sono attivi nel sostenere liste e candidati. Uno di questi - il Movimento per i bambini guidato da Aleš Primc - ha detto che intende querelare Tea Jarc del partito Voce del popolo perchè ha annunciato che domenica soci e simpatizzanti della formazione politica andranno a messa per verificare se i preti nelle loro omelie parleranno anche di politica. (a.c.)

Il presidente del parlamento Igor Zorčič - Foto: Matej Grah/DZ
Il presidente del parlamento Igor Zorčič - Foto: Matej Grah/DZ