Foto: Srdjan Živulović/BoBo (Movimento Libertà alla proclamazione degli exit polls)
Foto: Srdjan Živulović/BoBo (Movimento Libertà alla proclamazione degli exit polls)

Movimento Libertà di Robert Golob si impone a livello nazionale conquistando la maggioranza relativa dei voti, con il 34,5% delle preferenze e 41 seggi in Parlamento. I Democrativi di Janez Janša sono il secondo partito per numero di voti con il 23,53% e 27 seggi. Terza Nuova Slovenia con il 6,85% dei voti con 8 seggi, i socialdemocartici al 6,65% e 7 seggi, supera la soglia di sbarramento del 4% anche la Levica Sinistra che porta a casa 5 seggi con il 4,38% dei voti. Quindi sono 5 i partiti che entrano in parlamento, mentre 16 non ce l'hanno fatta tra cui la Lista Marjan Šarec che si è fermata al 3,7% dei voti, Uniamo la Slovenia al 3,4%, Resnica 2,9%, il Partito Alenka Bratušek 2,6%, Lista Civica Società sana 1,7%, Nostro futuro e Buono Stato al 1,7%, Partito dei pirati 1,6%, il Nostro paese 1,5%, Partito Nazionale sloveno 1,5%, Vesna Partito dei Verdi 1,3%, Per il popolo sloveno 0,7%, Desus 0,6%, Lista Boris Popovič con il 0,4%, DOM Lega patriottica 0,18%, Alleanza Liberiamo la Slovenia 0,05% e Movimento Slovenia Unita 0,01%.

La novità proposta da Robert Golob quindi convince l'elettorato sloveno. Il leader di Movimento Libertà, ancora in autoisolamento per il covid, ringrazia per la fiducia e guarda già alla futura maggioranza. Democratici e Nuova Slovenia, dice, non sono sull'elenco dei partiti che incontreranno a breve per aprire le trattative. Robert Golob subito dopo la proclamazione dei voti. "Ringrazio tutti i cittadini per questa incredibile partecipazione, che ci ha permesso di raggiungere il nostro obiettivo: riportare la libertà nel paese. Questo obiettivo è stato raggiunto: congratulazioni quindi non soltanto ai candidati del nostro partito ma grazie e complimenti a tutti coloro che hanno lavorato con la squadra. Abbiamo un gran numero di deputati ma cosa più importante sono stati tantissimi gli sloveni che hanno riposto in noi la loro fiducia e noi la rispetteremo: dobbiamo essere grati alla società civile che ci ha aiutato".

I democratici portano a casa 27 seggi. Il premier uscente e leader del SDS Janez Janša si è congratulanto con il vicnitore realativo delle elezioni. "I dati sono chiari: ringrazio tutti gli elettori del Partito Democratico e le nostre squadre che hanno operato indefessamente in questa campagna elettorale, ringrazio anche i partner di governo. Mi dispiace che i partiti che hanno collaborato nella coalizione non abbiano formato una coalizione anche per le elezioni perché il risultato sarebbe stato sicuramente diverso. È positiva l’alta partecipazione e sarebbe veramente auspicabile che ci sia questa affluenza anche alle elezioni amministrative e presidenziali. Abbiamo condotto una dura battaglia, con risultati che sono visibili e riconoscibili, ma non sempre apprezzati dai media e dalla stampa slovena e tutto ciò indubbiamente ha influito sull'esito del voto. Noi siamo disponibili alla collaborazione per il bene della Slovenia o dal governo o dall'opposizione e mai faremo come ha fatto l'opposizione negli ultimi due anni, quando dovevamo confrontarci con l'epidemia e non abbiamo goduto dell’appoggio e della collaborazione dei partiti d'opposizione: ci comporteremo in modo completamente diverso".

Matej Tonin leader di Nuova Slovenia, che conquista 8 seggi, si dice soddisfatto dell'esito del voto ma che le elezioni non supearno le difficoltà che che ci sono ancora. "Siamo contenti per il risultato ma le elezioni non superano di per sé tutte le difficoltà e le sfide che ci sono dinanzi. Domani è un nuovo giorno bisognerà di nuovo sederci al tavolo e dialogare. Dobbiamo trovare le modalità per trovare la risposta alle sfide della crisi portata dal tempo e dalla guerra in Ucraina e tutte le sfide come la crisi demografica."

I socialdemocratici incassano poco più del 6% e 7 seggi in parlamento. La leader del partito Tanja Fajon ribadisce che i socialdemocratici in questo governo solido di centro sinistra saranno un fattore di stabilità. "Noi socialdemocratici in questo governo solido di centro sinistra saremo un fattore di stabilità", ha detto la leader del SD che ha aggiunto che questa sera "la Slovenia ha cambiato pagina".

Entra in Parlamento , per il rotto della cuffia, la Levica Sinistra che ottiene 5 seggi. Quattro anni fa ne aveva 9. Il leader del partito Luka Mesec deluso dall'esito delle urne,ha annunciato che oggi presenterà le proprie dimissioni al consiglio del partito. Sentiamo per la Levica il deputato capodistriano Matej Tašner Vatovec, che è stato rieletto. "Abbiamo fatto più fatica del ma abbiamo sorpassato la soglia. Stiamo vedendo una situazione che probabilmente nessuno si aspettava, le carte ci sono mescolate molto a favore della partita di Robert Golob. Aspettiamo fino al 100% dei voti contati e poi faremo le analisi su cosa è successo, Questo è stato un voto anti Janša, Golob probabilmente è diventato la figura principale del voto anti Janša e credo che anche molti voti siano andati da lui proprio per questo".​

Sono 5 i deputati della nostra regione eletti in parlamenti, oltre il già citato Matej Tašner vatovec di Livica Sinistra, ci sono Meira Hot dei socialdemocratici rieletta a Pirano, Movimento Libertà porta a Lubiana 3 deputati istriani Tamara Kozlovič e Mateja Čalušić elette nelle due circoscrizioni elettorali a Capodistria e Robert Janev a Isola. (ld)