Foto: MMC RTV SLO
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Una quarantina di studenti dei corsi di studio umanistici delle università di Trieste e Udine sono impegnati nelle giornate di oggi e domani in un viaggio di istruzione e memoria nella capitale della slovena, Lubiana, ed Arbe, in Croazia, nell'ambito del progetto "Il confine dentro - dentro il confine".

L'iniziativa, promossa dal Circolo della Stampa di Trieste e sostenuta dall'assessorato alla Cultura della Regione Friuli-Venezia Giulia vede impegnati come "guide" io professori Andrea Zanini dell'Università di Udine, Tullia Catalan e Federico Tenca Montini dell'Università di Trieste.

Lubiana ed Arbe, come storicamente risaputo, furono pesantemente segnate dagli attacchi che l'Italia fascista portò alla Jugoslavia nel corso della Seconda Guerra Mondiale e secondo i docenti che guideranno la visita, si possono riscontrare alcune analogie e fare delle riflessioni paragonandole agli attuali eventi in Ucraina.

La capitale slovena, che fu dichiarata capoluogo della nuova provincia italiana, venne confinata ed isolata dal resto del territorio con postazioni provviste di mitragliatori e check point e gli abitanti subirono violenze, fucilazioni e deportazioni verso i campi di concentramento allestiti dall'esercito, tra cui è tristemente famoso quello di Arbe, dove gli imprigionati morivano per deperimento e malattia, con punte di decessi, a causa della fame e del freddo, che arrivarono a superare, in percentuale, quelle dei lager
Alla chiusura del campo i morti sarebbero stati più di 1400, circa il 20 per cento del totale dei suoi internati slavi, circa 7500.

"Il viaggio nelle due località - sottolineano ancora i docenti-accompagnatori - che, a quanto risulta, non sono mai state oggetto di una visita o di un atto ufficiale dello Stato italiano, servirà agli studenti per acquisire una visione più ampia e completa del turbine di violenze che verso la metà dello scorso secolo insanguinò l'Alto Adriatico".

Davide Fifaco