Foto: Martegani
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“Non devo chiedere scusa a nessuno. Ho espresso un’opinione: la reale vergogna è pensare di sospendere l’adunata degli alpini a Udine”.
Non recede di un passo dalle posizioni che l’hanno portato all’attenzione nazionale Roberto Dipiazza, il sindaco di Trieste che aveva minimizzato il caso delle molestie avvenute nel corso dell'adunata degli Alpini a Rimini, attaccando anche l'associazione "NonUnaDiMeno", che aveva denunciato gli episodi.
La vicenda, dopo essere finita sui giornali nazionali è giunta in Consiglio Comunale, con dure reazioni da parte dell’opposizione. “Lei – ha detto Francesco Russo del Pd, che ha chiesto le scuse da parte del Sindaco – evidentemente non capisce che i tempi sono cambiati, e sta giustificando dei comportamenti che non sarebbero dignitosi e giustificabili nemmeno nell’ambito privato, figuriamoci per un sindaco che rappresenta tutti i cittadini, uomini e donne: questo non è un comportamento dignitoso”.

Foto: Martegani
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Sulla stessa linea anche Kevin Nicolini di Adesso Trieste e Alessandra Richetti del Movimento 5 Stelle: Nicolini ha chiesto le dimissioni del Sindaco, oltre che le scuse, accusandolo di “machismo” e di non aver condannato comportamenti inaccettabili, mentre Richetti ha sottolineato il danno fatto al percorso compiuto in questi anni per giungere a un rapporto corretto fra uomini e donne.
Anche Rosanna Pucci del Pd ha chiesto a Dipiazza di scusarsi con "NonUnaDiMeno”, ma il primo cittadino nel corso del dibattito, che ha avuto anche dei passaggi molto accesi, ha ribadito il diritto di esprimere un’opinione, difendendo il corpo degli Alpini e i propri valori come “la patria, la famiglia, il senso civico”: “Non ho nulla di cui scusarmi” ha ribadito, mentre all'esterno della sala del Consiglio si erano riuniti due gruppi di maniferstanti per protestare contro le posizioni del Sindaco ma anche contro il piano di opere pubbliche del Comune.

Foto: Martegani
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Va detto che in tutti gli interventi dell’opposizione è stato sottolineato come occorra distinguere fra il corpo degli Alpini, che rimane un patrimonio del paese, e chi si è reso protagonista di molestie alle donne di Rimini. “Perfino il presidente dell’associazione degli Alpini si è scusato per questi comportamenti”, ha spiegato Russo nella replica, chiedendo anche alla maggioranza di prendere posizione e condannare, al contrario del sindaco, comportamenti inaccettabili e che non vanno in alcun modo minimizzati.

Alessandro Martegani