Foto: Pixabay
Foto: Pixabay

Generalmente quando si parla di comportamenti scorretti dei guidatori il riferimento è sempre volto agli automobilisti, ai camionisti o ai motociclisti, purtroppo le statistiche annoverano sempre più anche i ciclisti. In Slovenia come in Europa i pedalatori sono in forte espansione, così pure il numero di incidenti anche con esito mortale. I dati della polizia riportano che nel 2021 in Slovenia ci sono stati bel 1429 incidenti con protagonisti dei ciclisti. Oltre la metà dei sinistri provocati dal comportamento degli stessi pedalatori, che incuranti dei rischi, per loro e per gli altri, hanno cambiato direzione senza guardare minimamente se alle loro spalle sopraggiungesse qualche veicolo, oppure hanno attraversato la strada incuranti dei colori del semaforo, imboccato contromano una strada, e persino per abuso di alcool e uso del cellulare durante la guida. Il bilancio è impietoso. I ciclisti che hanno perso la vita negli ultimi 5 anni rappresenta il 9% dei deceduti negli incidenti stradali. Tra 49 ciclisti che hanno perso la vita in questo lasso di tempo, 28 avevano un’età superiore ai 55 anni, e 21 un’età inferiore, mentre lo scorso anno le vittime sono state dieci. Durante i controlli di routine la polizia nel 2021 ha fermato ben 730 ciclisti che avevano alzato un po' troppo il gomito, di cui 149 hanno anche causato un incidente. Sempre le statistiche della stradale riportano ben 660 ciclisti intenti a usare il telefonino durante la pedalata. Le multe sono simili a quelle comminate, per le medesime infrazioni, agli automobilisti, dai 300 ai 1200 euro per guida in stato di ebrezza e 120 euro per uso del cellulare alla guida. Inoltre, l'uso del caso, obbligatorio sino ai 18 anni di età, è troppo spesso ignorato. Solo lo scorso anno tra tutti gli incedenti registrati tra i ciclisti “i senza casco” erano il 28%. Insomma, un quadro piuttosto allarmante che mette in evidenza la necessità tra i ciclisti di fare maggiore prevenzione.

Corrado Cimador