Foto: Reuters
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Non ci sono scuse per un’attività aggressiva del genere da parte della Cina. Lo affermano i ministri degli Esteri dei 7 paesi più sviluppati al mondo, dopo che Pechino - in risposta alla visita della speaker della Camera Usa a Taipei - ha effettuato le più vaste esercitazioni militari dal 1995 in 6 aree marittime vicino a Taiwan, con operazioni di tiro di artiglieria a lungo raggio e lanci di missili. L'escalation di Pechino potrebbe portare ad un aumento delle tensioni e alla destabilizzazione della regione, secondo i ministri degli Esteri G7, che hanno fatto un appello alla Cina di risolvere le questioni relative a Taiwan in modo pacifico.
Il tour di Nancy Pelosi in Asia intanto prevede oggi anche una tappa presso il confine tra le due Coree, controllato congiuntamente dal comando Onu a guida americana e dalla Corea del Nord. Lo afferma un funzionario sudcoreano. Dapprima Pelosi incontrerà lo speaker dell'Assemblea nazionale sudcoreana, Kim Jin-pyo, ed altri membri di alto livello del Parlamento di Seul. In primo piano sicurezza regionale, cooperazione economica e clima.
Le autorità di Taipei hanno infanto fatto sapere che sospetti droni - presumibilmente cinesi - hanno sorvolato le Isole Kinmen, sotto l'amministrazione di Taiwan, e che il sito web del Ministero della Difesa taiwanese ha subito un attacco hacker. Secondo il dicastero, il sito è rimasto temporaneamente offline, si sta intanto lavorando per migliorare la cybersicurezza.

E. P.