Migliorano le condizioni dello scrittore Salman Rushdie, gravemente ferito da un attentatore mentre teneva un discorso ad un evento letterario nello stato di New York. Secondo quanto riporta la Bbc è stato staccato dal respiratore e ora è di nuovo in grado di parlare. La notizia è stata confermata anche dall'agente di Rushdie. Lo scrittore, lo ricordiamo, è da decenni nel mirino degli estremisti islamici per aver scritto nel 1988 il libro "Versetti satanici", bandito in Iran perché considerato blasfemo. Sul suo capo pende una Fatwa lanciata dall'ayatollah Khomeini nel 1989 e rinnovata alcuni fa dall'ayatollah Khamenei, che lo condanna a morte. Il Procuratore ha spiegato che Salman Rushdie è stato colpito dieci volte con un coltello. Intanto Hadi Matar, il 24.enne accusato di tentato omicidio dopo aver aggredito Salman Rushdie, si è dichiarato non colpevole. Matar è comparso in tribunale indossando una tuta bianca e nera e una mascherina bianca. Era ammanettato. La polizia ha ammesso di non avere al momento alcuna indicazione sul movente e crede che Matar abbia agito da solo. Si è appreso che l'aggressore di Salman Rushdie era arrivato un giorno prima dell'evento al quale doveva intervenire lo scrittore e si era presentato alle autorità con un documento d'identità falso. Lo ha detto il Procuratore distrettuale della Contea, Jason Schmidt, spiegando perché gli inquirenti ritengono che l'attacco sia stato "mirato e premeditato". Per quanto riguarda l'evento, molti dei presenti hanno denunciato come all'ingresso non ci fossero né metal detector né controlli delle borse tanto che un uomo in possesso di un coltello è riuscito a entrare e sedersi tra il pubblico come un normale spettatore.

Delio Dessardo

Foto: MMC RTV SLO/Foto: EPA
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