La Garante della privacy, Mojca Prelesnik ha accolto favorevolmente e saluta la decisione del tribunale; in una società democratica, sottolinea, alla sfera pubblica deve venir sempre garantita la possibilità di visionare in modo dettagliato la messa a punto delle leggi. Il tribunale amministrativo ha infatti stabilito che l'allora Segretariato Generale del governo avrebbe dovuto permettere al richiedente, come informazione di interesse pubblico, l'accesso a due pareri dell'ufficio governativo per gli affari legislativi, riguardanti la proposta di modifiche alla legge sull'esercizio di Bilancio per gli anni 2021 e 2022 e la proposta di legge sulla deburocratizzazione. Come rilevato in un comunicato dalla Garante della privacy, il Segretariato Generale non ha per niente giustificato quale tipo di danno sarebbe potuto derivare dalla divulgazione di tali pareri. La Corte ha tenuto conto della posizione della Garante, secondo cui il libero accesso a tali informazioni "non avrebbe interferito in alcun modo sulle capacità di pensiero critico e innovativo del governo, trattandosi di posizioni espresse da esperti del ramo giuridico legislativo”. Entrambi i documenti in questione sono stati infatti preparati da un organismo governativo la cui principale preoccupazione e responsabilità è di accertare che i regolamenti rispettino le norme costituzionali e legali, siano coerenti, comprensibili ed efficaci. Si tratta quindi di pareri professionali e non rispecchiano posizioni o pareri politici del governo. Aggiornare l'opinione pubblica con informazioni durante tutte le fasi della stesura di proposte di legge o altre normative rafforza la fiducia dei cittadini nelle istituzioni statali e nei provvedimenti che vengono adottati, "nasconderle" invece alimenta dubbi sulla loro legittimità e sulla legittimità dell'intero processo decisionale rileva infine la Garante della privacy.

Delio Dessardo

Foto: MMC RTV SLO/Foto: Pixabay
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