È morto Giorgio Visintin, storico giornalista di Radio e Tv Capodistria. Nato a Trieste, venne invitato nella nostra città nel novembre 1952 dal regista Anton Marti. Dopo l'audizione il capo dei programmi gli chiede di subentrare
come speaker. Viene ingaggiato inoltre come attore e truccatore dal "Teatro del Popolo" di Capodistria. Nel biennio 1953-'54, nella temperie dell'esodo, il personale di lingua italiana viene a mancare, e Visintin intensifica il lavoro, anche redigendo trasmissioni e traducendo dallo sloveno. Tiene corsi di speakeraggio e dizione per voci nuove e nel 1960 diventa Redattore responsabile della Redazione di politica interna di Radio Capodistria, introduce le prime trasmissioni di contatto con gli ascoltatori, trasmissioni di carattere musicale e turistico. Dal 1969 Visintin presta opera di traduttore nel protocollo sloveno, ed è cofondatore dell'Associazione traduttori della Slovenia.
Nonostante gli innumerevoli impegni non trascura la recitazione. Recita infatti in una dozzina di film e produzioni televisive slovene. Partecipa con la propria voce e non solo, alle prime trasmissioni televisive di Tv Capodistria. Nel 1975 diventa redattore film della medesima emittente televisiva. Negli ultimi anni è a capo del Telegiornale, fino al pensionamento nel 1990.
Nel 2010 la Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana di Capodistria ha assegnato a Giorgio Visintin il riconoscimento che l'istituzione conferisce a persone che si sono particolarmente distinte nell’arco della loro vita per l’affermazione, lo sviluppo e la promozione delle molteplici attività della minoranza nel Comune città di Capodistria. “Il riconoscimento della CAN è un premio importante”, dichiarò Giorgio Visintin, in quell'occasione, “soprattutto perché non lo considero un onore solamente alla mia carriera giornalistica, ma anche alla mia appartenenza a due nazionalità, a due minoranze - realtà cui fui sensibilizzato fin da piccolo”. (red)

Foto: Radio Capodistria/Branimir Turkalj
Foto: Radio Capodistria/Branimir Turkalj