Foto: Televizija Slovenija (zajem zaslona)
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Durante il question time in Parlamento il capo dell'esecutivo di Lubiana, Robert Golob, ha avuto modo di congratularsi con i vincitori delle elezioni politiche in Italia, auspicando di voler proseguire con il futuro governo lungo il percorso già tracciato delle ottime relazioni bilaterali. Golob ha anche espresso soddisfazione per l'elezione al senato di Tatjana Rojc, fra le fila dle Partito Democratico, in modo da poter rappresentare le istanze della minoranza slovena in Italia.
Ma il confronto del premier con i deputati ha toccato soprattutto i temi più pressanti dell'attualità politica ed economica. In risposta a un'interrogazione parlamentare del gruppo parlamentare Nuova slovenia, Golob ha annunciato una profonda riforma del sistema sanitario a partire dal 2024, quando cesserà la validità della legge di intervento entrata in vigore questo mese. Ribadita la piena fiducia al ministro della Salute, Danijel Bešič Loredan, Golob ha spiegato che il governo ritiene necessaria una profonda riforma del sistema sanitario pubblico, e per questo sta lavorando su digitalizzazione e informatizzazione per ridurre le liste d'attesa, su una legge sulle malattie infettive per garantire lo stesso livello di servizi del sistema sanitario in caso di nuove emergenze covid, e su uno stanziamento ulteriore di fondi per assicurare al settore pubblico le migliori professionalità, attirate invece dalle migliori condizioni del settore privato.
Inevitabile anche un confronto sul caro-energia, motivo per il quale Golob ha anticipato il piano di sostegno alle famiglie per il 2023. Secondo il pacchetto di norme che l'esecutivo chiederà di approvare al parlamento, saranno stanziati quasi 5 miliardi euro di aiuti da distribuire fra famiglie, imprese private e settore agricolo. Rassicurazioni anche sulla capacità del sistema-paese di far fronte alle spinte inflazionistiche: "Proteggeremo i posti di lavoro e le persone, non dimenticheremo nessuno", ha affermato il capo del governo, che ha comunque ribadito la necessità di un intervento di Bruxelles per regolamentare il mercato dell'energia in Europa.

Valerio Fabbri