Foto: Reuters
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Con la ripresa della serie A saranno solo 4 i giorni del calendario senza una partita di calcio in televisione fino al 13 novembre, una settimana prima dell'inizio del campionato del mondo. Tra impegni di campionato e partite europee, gli appassionati non dovranno aspettare la più importante manifestazione calcistica per vedere il calcio in TV ogni giorno. Nell'attesa, però, è probabile che se ne parlerà in lungo e largo, perché un mondiale d'inverno è anomalo e ospitarlo in Qatar ha suscitato dure critiche.

La Federazione internazionale di calcio, guidata dall'italo-svizzero Gianni Infantino che si è addirittura trasferito stabilmente nell'emirato con la famiglia, ha mostrato una grande dose di impermeabilità alle accuse di corruzione e scandali per l'assegnazione del Mondiale. Da ultimo è stato coinvolto il numero uno del Paris Saint Germain, Nasser Al-Khelaifi. Secondo il quotidiano francese Liberation, l'emiro sarebbe coinvolto in un caso di ricatti, abusi ed estorsioni nei confronti di un uomo d’affari franco-algerino che avrebbe avuto informazioni compromettenti sul suo ruolo nelle irregolarità sull’assegnazione della Coppa del Mondo 2022.

Ma questa è solo la punta dell'iceberg, perché dopo l'assegnazione ufficiale i lavori per la costruzione delle infrastrutture sono stati segnati da sfruttamento e incidenti mortali. In un paese che applica la legge sacra islamica, punisce l'omosessualità con la prigione e non rispetta i diritti umani, è stato inevitabile sentire le denunce delle principali organizzazioni non governative in difesa dei diritti umani. Fra le nazionali per ora si è sentita solo la Danimarca, che insieme al suo sponsor tecnico Hummel ha deciso di non dare risalto al logo perché »non vogliamo essere visibili in alcun modo«, ha detto la federazione.

Ma la palla è rotonda e continuerà a rotolare, senza sosta, fino a Natale.

V.F.