Foto: EPA
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Nessuna conclusione in forma scritta al vertice di capi di stato e di governo della Ue a Praga sul "tetto" e sul resto della risposta al caro prezzi del gas e conseguentemente dell'elettricità. L'obiettivo resta lontano ma una certa convergenza tra le posizioni pare si faccia largo. Il consiglio europeo tornerà su questo tema con conclusioni scritte nella riunione formale di ottobre il 20 e 21 a Bruxelles. Arrivare a una soluzione comunitaria per abbassare i prezzi del gas e dell'energia resta l'imperativo. Già al suo arrivo a Praga però la Presidente della Commissione Europea Ursula von del Layen ha messo in chiaro che essendo un Consiglio informale non ci saranno delle decisioni. Queste verranno scritte verosimilmente nella riunione formale di ottobre il 20 e 21 a Bruxelles. Von der Layen ha precisato che è il tempo di discutere di come limitare i picchi nei prezzi dell'energia e la manipolazione operata da Putin - e proseguito - far sì che le aziende di ogni Paese abbiano la stessa possibilità di partecipare al mercato unico, con equità e concluso dicendo che bisogna potenziare il RePower. Ad aprire uno spiraglio è stata la dichiarazione del presidente del Consiglio italiano Mario Draghi, che ha detto - "La Commissione presenterà al Consiglio del 19 ottobre una proposta in cui i tre elementi - tentare di diminuire i prezzi, avere un elemento di solidarietà nel meccanismo e inizio della riforma del mercato dell'elettricità - ci saranno". Al momento dunque nessun tetto al gas importato in Europa. A riguardo il commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni ha detto - "Un price cap bloccato può avere delle controindicazioni, perché è chiaro che l'atteggiamento verso la Russia non può essere lo stesso che quello verso la Norvegia o l'Algeria". Per Gentiloni è meglio optare per "uno strumento abbastanza sofisticato" e "un price cap dinamico potrebbe andare incontro a questa necessità".
Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato di essere pronto a sostenere tutti i progetti di interconnessione energetica, ma l'Europa ha bisogno di produrre più elettricità sul suo territorio e di avere una strategia su rinnovabili e nucleare". A stretto giro, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha sottolineato che l'Europa deve migliorare le infrastrutture energetiche, evidenziando l'importanza delle interconnessioni anche in prospettiva per gli investimenti legati all'idrogeno.


Corrado Cimador