Foto: EPA
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La "zietta", come la chiamano i cittadini britannici, ha più di 20.000 dipendenti ed è sempre rimasta sinonimo di autorevolezza nel mondo dei mass media.
Nel 1922 le poste britanniche, assieme ad un gruppo di sei compagnie di telecomunicazioni, diedero vita alla British Broadcasting Company, un servizio radiofonico sperimentale. Una data che rappresenta una tappa fondamentale per la radiofonia verso l'istituzione di un servizio pubblico.
Nel 1936 la BBC inaugurò anche il servizio televisivo, molto all'avanguardia soprattutto grazie alla programmazione quotidiana: fu infatti la prima al mondo a trasmettere ogni sera per tre ore immagini in bianco e nero.
L'emittente rimane un sinonimo di ciò che resta del soft power britannico, il cosiddetto potere convincitivo, intrecciato anche con i momenti chiave della famiglia reale: nel 1953 trasmise infatti l'incoronazione della regina Elisabetta II. Un evento significativo che diede vita alla TV di massa; secondo le stime dell'epoca furono infatti 20 milioni i telespettatori che seguirono la cerimonia.
La BBC diventò però celebre anche per i suoi documentari, le inchieste giornalistiche, le trasmissioni musicali e la programmazione per bambini; negli anni 90 fu inoltre la prima a raccogliere la sfida della TV digitale.
In questi 100 anni comunque non mancarono gli scandali, tra cui quello del predatore sessuale e pedofilo Jimmy Savile, impunito grazie alla copertura dei vertici della società. Per non dimenticare poi l'intervista-confessione, ottenuta con l'inganno da Lady Diana, per la quale le scuse giunsero solo dopo 25 anni.


E. P.