Nell'occasione la Capo dicastero ha detto di comprendere le difficoltà delle comunità in questione, esposte ad un intensificarsi delle correnti migratorie. Ha comunque assicurato che nonostante l'aumentare dei passaggi clandestini della frontiera non si registra un incremento dei reati. Presenti all'incontro, oltre ai presidenti delle due comunità locali, Dušan Rožac e Dejan Švab, anche il sindaco di Capodistria, Aleš Bržan. Nell'area in questione si denota nell'ultimo periodo un aumento dei flussi migratori clandestini, il che crea disagi e preoccupazione alla popolazione locale; è stato concordato, come prima misura, di intensificare il servizio di pattugliamento delle forze di polizia. I rappresentanti del comune, rileva un comunicato sulla pagina web del Ministero dell'Interno, hanno fatto presente dal canto loro il problema dei rifiuti accumulatisi in seguito al passaggio dei migranti: la municipalità, ha detto Bobnar, può ricorrere al meccanismo che prevede il rimborso delle spese per le operazioni di bonifica dovute a eventi straordinari, dove rientrano anche le migrazioni su vasta scala. Ha fatto presente che la Slovenia si trova a condividere la problematica con altri paesi dell'Unione Europea, i quali da marzo devono affrontare crescenti pressioni migratorie, dovute in particolare all'arrivo incontrollato di cittadini da paesi terzi, soprattutto da India, Burundi e Cuba, entrati legalmente in Serbia, da dove hanno poi proseguito il viaggio come clandestini raggiungendo l'UE, Slovenia compresa. Tatjana Bobnar ha spiegato che nel frattempo Belgrado ha già provveduto a revocare il regime di ingresso senza visto per i cittadini di Burundi e Tunisia, avvicinandosi così alla politica dei visti adottata da Bruxelles. Ha aggiunto che al momento le frontiere esterne dell'UE maggiormente oberate sono proprio quelle con la Serbia e con la Macedonia del Nord. da dove partono le rotte migratorie più consistenti attraverso i Balcani occidentali, verso l'Ungheria e poi in direzione Austria e altri paesi comunitari.

Delio Dessardo

Foto: Radio Capodistria/RTL
Foto: Radio Capodistria/RTL