Foto: Martegani
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Le organizzazioni contrarie alla vaccinazione attendono una sentenza della Corte Costituzionale, la Lega pensa di intervenire per annullare le sanzioni, ma intanto a partire da oggi sono scattate le prime multe in Italia per gli over 50 e per tutti i lavoratori che fanno parte di alcune categorie sottoposte ad obbligo vaccinale, come forze dell'ordine e personale sanitario e della scuola, che non si erano sottoposti alle vaccinazioni anti covid.
La sanzione, pari a 100 euro, era stata introdotta all’inizio dell’anno per sostenere la campagna vaccinale: ieri sono scaduti i termini per giustificare il mancato adempimento all'obbligo vaccinale, e oggi sono partite le prime multe per chi avrebbe dovuto vaccinarsi fra l’8 gennaio scorso fino al 15 giugno, data in cui è scaduto l’obbligo per gli ultracinquantenni.
Si tratta di poco meno di due milioni di persone, e la regione con la maggiore percentuale di over 50 che non hanno adempiuto all'obbligo vaccinale è il Friuli Venezia Giulia, dove solo il 75,4 per cento degli ultracinquantenni è vaccinato, accanto alla Calabria e all’Abruzzo. Le regioni con le percentuali più alte di vaccinati sono invece Puglia, Lazio, Toscana e Molise, dove le persone over 50 che si sono sottoposte ad almeno due dosi superano il 90 per cento.
Si stima che in Italia verranno mandate un milione di cartelle esattoriali con le sanzioni, e 120 mila raggiugeranno cittadini del Friuli Venezia Giulia, il 12 per cento del totale.
Non è detta però l’ultima parola perché La Lega ha già fatto sapere di puntare a congelare le multe almeno fino al 30 giugno 2023: un emendamento in questo senso è stato aggiunto al decreto legge che contiene la norma contro i “Rave party”, scatenando le proteste del centro sinistra.
Si attende anche una sentenza della Corte Costituzionale sulla legittimità dell'obbligo vaccinale: ieri davanti alla sede della Consulta a Roma si era anche riunita una piccola folla di attivisti no vax, in occasione dell’udienza sull’obbligo vaccinale.

Alessandro Martegani