Alan Medveš e Felice Žiža
Alan Medveš e Felice Žiža

A nemmeno 24 ore dalla prima riunione della nuova CAN di Isola, con l’elezione della Presidente Vita Valenti e il vicepresidente Felice Žiža, è già iniziato lo scontro politico fra i rappresentanti della comunità italiana.
Alan Medveš, esponente di Levica e componente, delegato dalla CAN, nel consiglio d’istituto della scuola Dante Alighieri di Isola, ha infatti annunciato le dimissioni in aperta polemica con le nuove nomine della Comunità autogestita.
In una lettera inviata alla dirigenza della scuola, Medveš, nel Consiglio d’istituto dalle 2018, ha comunicato la decisione di dimettersi “irrevocabilmente”, sottolineando come la decisione di nominare vicepresidente Felice Žiža sia in contrasto con la legge sull'integrità e la prevenzione della corruzione, secondo la quale, ha spiegato, “il funzionario di professione non può essere socio o svolgere attività di direzione, controllo o rappresentanza nelle aziende, società di interesse economico, cooperative, enti pubblici e altri soggetti di diritto pubblico o privato, ad eccezione di associazioni e partiti politici”. La nomina a vicepresidente sarebbe quindi in contrasto con la carica al seggio specifico della comunità italiana.
Il nostro sistema democratico – spiega Medveš – è giovane e forse ha bisogno ancora di qualche cambiamento e qualche riflessione, ma al di là di tutto credo che sia un buon sistema; ha però anche dei limiti, che di base sono concentrati verso i principi dell'integrità. Io credo che chi decide di fare il funzionario di professione, come ha fatto il deputato Felice Žiža, eletto alla Camera di Stato della Repubblica di Slovenia, debba concentrare tutte le sue forze nel cercare di svolgere nel migliore dei modi il proprio ruolo. Io ho sollevato questo problema sull'integrità, perché secondo me c'è un conflitto d’interessi fra fare il deputato e fare il consigliere della CAN, tantopiù se poi si viene nominati anche vicepresidente, con il compito di rappresentare la CAN in assenza della presidente. Per questo mi sono dimesso dal consiglio d’istituto, perché non posso più rappresentare questa CAN, ma proseguo la mia carriera politica e professionale, rispettando standard di integrità più elevati possibili. Come consigliere del consiglio d'istituto della scuola elementare Dante Alighieri, a me molto cara, ho instaurato un ottimo rapporto con i colleghi consiglieri, coi professori e con la preside, ma non mi sento più di essere rappresentante della CAN. Spero che la CAN possa scegliere un altro consigliere, che possa rappresentare i valori di questo consiglio, che però non sono più i miei”.
La posizione di Medveš non viene però condivisa dal deputato e neo vicepresidente della CAN Felice Žiža, che ricorda come anche il deputato della minoranza ungherese, Ferenc Horváth, presidente di una CAN, “abbia dimostrato che la costituzione e le leggi della Repubblica di Slovenia danno diritto alla Comunità nazionale italiana di gestire le proprie istituzioni in maniera completamente autonoma, come ricorda anche la dizione della CAN (Comunità Autogestita della Nazionalità italiana): nessuna legge, e nemmeno la Costituzione stessa in Slovenia, vieta che i deputati o altri funzionari della comunità nazionale italiana assumano contemporaneamente anche cariche a livello delle CAN. La legge sui parlamentari dice che la carica alla Camera di Stato è in conflitto con il ruolo di vice sindaco o di sindaco, ma questa è l'unica limitazione che ci interessa direttamente; per tutto il resto, per quel che riguarda le CAN comunali o Costiera, non c'è mai stato nella Repubblica di Slovenia un riferimento diretto per quel che riguarda la comunità nazionale italiana”.
“Ieri – aggiunge Žiža - ho accettato l'incarico di vicepresidente della CAN di Isola su richiesta diretta della presidente Vita Valenti: avevo dichiarato in precedenza che non avrei assunto alcun incarico all'interno della CAN di Isola oltre a quello di consigliere, ma poi l'attuale presidente ha voluto che facessi il vicepresidente, considerando anche le mie esperienze passate in CAN, per poter intraprendere bene il suo nuovo ruolo. Se in futuro questo mio nuovo incarico si dimostrasse troppo impegnativo per poter svolgere al 100 per cento il lavoro da deputato al Parlamento della Repubblica di Slovenia e dialogare con tutte le cariche più alte dello Stato, garantendoci i mezzi e le possibilità di attuare tutti i nostri diritti e tutelare gli interessi della Comunità nazionale italiana, potrei anche lasciare. Vedremo nei prossimi mesi come evolveranno le cose soprattutto dal punto di vista degli impegni anche presso la CAN di Isola”.

Alessandro Martegani