Foto: BoBo
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Gli attriti fra la ministra dell'Interno, Tatjana Bobnar, e il capo del governo Golob in merito alle eventuali ingerenze della politica sull'operato della polizia stanno arrivando alla resa dei conti. E' attesa infatti per oggi la risposta scritta al premier da parte del capo ad interim della polizia, Boštjan Lindav, anche se secondo quanto riporta l'agenzia di stampa slovena (STA) i chiarimenti sono già sul tavolo di Golob. Ma già questa richiesta formale è considerata una sgrammaticatura da parte di Bobnar, che durante il governo Šarec è stata la prima donna a guidare il corpo degli agenti di sicurezza, prima di essere esautorata da Janša e ripescata dall'attuale governo proprio per dare un forte messaggio di discontinuità e invertire la rotta. Secondo il segretario di Stato del ministero dell'Interno, Branko Lobnikar, è però del tutto normale che chi guida il governo chieda di riferire sul proprio operato e sulle circostanze in cui svolgono il proprio lavoro. Un doppio segnale che sembra mettere in fuorigioco politico Bobnar, difesa dai Socialdemocratici, il secondo partito della maggioranza, mentre il terzo ramo dell'esecutivo Sinistra ha detto chiaramente di non voler entrare nella contesa.
Come ha detto Golob lunedì scorso prima di incontrare il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, con il ministro degli Interni non ci sono mai state divergenze in merito alla politica migratoria, come dimostra anche l'interpellanza parlamentare superata a novembre con un'ampia maggioranza. Esistono però opinioni diverse su molte questioni aperte. Negli ultimi giorni Bobnar, che non ha un seggio parlamentare, si è trovata al centro di speculazioni sempre più rumorose secondo cui sono in cantiere altri cambiamenti nella squadra ministeriale quando entreranno in vigore gli emendamenti alla legge sulla composizione governativa, che ha appena superato il vaglio referendario. Potrebbe essere questa una delle ragioni per cui Lindav non ha ottenuto il mandato pieno di direttore delle forze di polizia, motivo scatenante delle attuali schermaglie.

Valerio Fabbri