Foto: AP
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Lo sport nel 2022 ha registrato un appuntamento inusuale come la coppa del Mondo di calcio in autunno e in paese arabo, con la vittoria dell'Argentina. Assente l'Italia, che si è rifatta con il gradino più alto del podio nella pallavolo maschile, iridata mondiale sia con la nazionale che con un club. Ma il 2022 è stato l'anno nel quale sono tornati protagonisti i tifosi e gli eventi sono tornati a essere dal vivo. L'immagine sportiva che il 2022 regalerà agli archivi della storia è sicuramente quella del campione argentino Lionel Messi che, al termine di una finale frenetica e ricca di emozioni, solleva la coppa del Mondo con un mantello semi-trasparente nero in onore del padrone di casa, l'emiro del Qatar che è anche proprietario del Paris Saint Germain, la squadra di club del capitano albiceleste. Un intreccio annunciato di calcio e politica, con Messi che corona il suo sogno di sempre, e quello di un paese intero, negli stessi giorni in cui la cronaca ci consegnava lo scandalo legato alla presunta corruzione di europarlamentari disposti a fare propaganda per il Qatar in cambio di soldi.
A ricordarci come, se mai ce lo fossimo dimenticato, l'edizione di questa Coppa del Mondo è stata quella delle proteste contro lo sfruttamento dei lavoratori e i diritti negati in Qatar, ma anche le proteste dei tifosi che hanno dovuto fare i conti con un'edizione autunnale, prodotto di esigenze televisive e pubblicitarie mai chiarite. E ancora la protesta dei calciatori iraniani, che si sono rifiutati di cantare l'inno in segno di solidarietà ai manifestanti che in quelle stesse ore sfidavano il regime nelle piazze, eliminati sul campo e poi consolati proprio da quelli che a livello politico sono "nemici", ovvero gli americani, un'altra cartolina che il mondiale ci regala per ricordarci che lo sport unisce.
Assente per la seconda volta di fila come noto l'Italia, anche se gli appassionati di sport della penisola si sono potuti rifare con la vittoria del mondiale di pallavolo maschile, bissata dal trofeo Intercontinentale per club disputato in Brasile e vinto dal Perugia nel derby in finale contro Trento.
Il 2022 sportivo è stato poi contrassegnato dai saluti nel tennis a Roger Federer e Serena Williams, due icone che hanno segnato un'epoca e acceso i cuori e le menti del grande pubblico, con le loro vittorie certo, ma anche per il loro stile dentro e fuori dal campo, ispirando intere generazioni di giovani sportivi e appassionati.
E quello che si sta per concludere è l'anno dove sono tornati protagonisti proprio loro, i tifosi, da quelli argentini che avevano vinto sugli spalti prima ancora che la nazionale trionfasse sul campo, agli appassionati di ogni disciplina sportiva che sono tornati a riempire stadi, palazzetti, autodromi e ogni spazio disponibile. Con la voglia di lasciarsi alle spalle le chiusure legate al lockdown, ma soprattutto con la voglia di tornare a vedere, sognare e credere nello sport.

Valerio Fabbri