Lo sciopero dei pazienti è stato indetto dall’ iniziativa civile Glas Ljudstva-La voce del popolo per il 10 di gennaio. Tra le richieste principali tra le quali figurano l’accesso a tutti al medico di famiglia, l’abolizione dell’assicurazione sanitaria integrativa e la fine della fuga dei soldi pubblici nelle casse dei privati vi è anche la fine dell’impiego contemporaneo dei medici in entrambi i settori, pubblico e privato; “ci rendiamo tutti conto che la situazione del sistema sanitario sloveno è catastrofica, almeno 130 mila persone non hanno un medico curante” lo ha detto Jaša Jenull a capo dell’iniziativa civica. E la situazione sta peggiorando con 60 persone che ogni giorno si ritrovano senza medico curante, con la possibilità che nei prossimi anni queste potrebbero essere complessivamente 350 mila, ha sottolineato Jenull. “Lo scavalcamento delle file d’attesa grazie a polizze assicurative speciali e le costruzioni di veri e propri villaggi dove vengono offerti servizi sanitari a pagamento sono il sintomo di un certo sistema, ha ribadito Jennull, sempre a vantaggio di certi gruppi d’interesse. I rappresentanti dell’iniziativa civile hanno sottolineato che non stanno protestando contro l’attuale governo o la categoria dei medici e non appoggiano assolutamente l’opposizione, ma la quale promuoverebbe la privatizzazione del settore, ma si tratta di uno sciopero dei pazienti che richiedono soluzioni contro lo smantellamento del settore pubblico. L’ex Ministro della sanità, Dušan Keber ha spiegato che gli ambulatori per i pazienti senza un medico curante non rappresentano una soluzione; ilo primo sciopero dei pazienti nel paese avrà luogo il 10 di gennaio, mentre alle 17 è previsto un raduno in Piazza della Repubblica. Il simbolo della manifestazione è rappresentato da due cerotti incrociati.

Dionizij Botter

Foto: BoBo
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