Foto: Reuters
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Il Presidente russo Putin ha dichiarato che quello che è in palio in Ucraina è l'esistenza della Russia come Stato. Nel corso di un discorso tenuto ai lavoratori di una fabbrica di velivoli in Buryatia, quasi 4.500 chilometri ad est di Mosca, Putin è tornato sul tema dell'allontanamento del suo Paese causato dagli occidentali. Intanto la Duma approva una nuova legge sulla diffamazione mentre fonti del Cremlino hanno evidenziato che per un progetto di pace e' necessario tenere in considerazione l'annessione dei territori ucraini finora occupati. Putin ha indicato che non si tratta di un obiettivo geopolitico ma bensì la creazione di condizioni per il futuro sviluppo della Nazione, accusando l'Occidente di usare l'Ucraina come uno strumento per infliggere una disfatta strategica alla Russia e di avere iniziato una guerra per procura in stile imperiale, causando la distruzione delle città ucraine, la morte di migliaia di civili e la fuga di milioni di persone. Putin ha dichiarato di essere stato preoccupato per l'economia quando l'Ovest ha iniziato a sanzionare pesantemente, ma ha constatato che il settore è molto più resistente di quanto preventivato. Secondo l'intenzione occidentale, ci si attendeva che le industrie si sarebbero fermate, che il sistema finanziario avrebbe collassato, che la disoccupazione sarebbe salita a livelli insostenibili, che i manifestanti avrebbero invaso le strade e che, alla fine, la Russia sarebbe implosa. Putin ha concluso aggiungendo che tutto ciò non è accaduto e che per tutti, anche per le Nazioni occidentali, ormai è chiaro che le fondamenta della stabilità russa sono molto più forti di quanto pensato prima. Intanto la Duma, la camera bassa del parlamento russo, ha approvato una legge che rende più stringenti le limitazioni alle critiche sulla cosiddetta operazione militare speciale in Ucraina. La normativa prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di notizie false e fino a 7 anni per diffamazione di tutti i partecipanti all'operazione. Cio' vale non solo per i militari delle forze armate regolari ma anche per i volontari, compresi quindi quelli di Wagner. Inoltre il Cremlino ha reso noto che una soluzione di pace in Ucraina non è possibile se non si prenderanno in considerazione le nuove realtà della situazione, vale a dire i territori finora conquistati da Mosca.

Franco de Stefani