La comunità di Dolina non molla e a pochi giorni dal 150 esimo anno dall’apertura della locale sede delle poste, ha rilanciato le questione del nome della struttura.
La filiale delle Poste del comune nei pressi di Trieste viene indicata ancora con il nome di “San Dorligo della Valle – Dolina”, ma per gli abitanti, e in particolare per l’associazione culturale Valentin Vodnik, dovrebbe essere cambiato, indicando la sola indicazione di “Dolina”, come ormai si chiama frazione sede dell’edificio.
Il 3 luglio del 2002 infatti, ricorda l’associazione, il Consiglio comunale ha abolito il nome della frazione di San Dorligo della Valle, lasciando solo la dicitura “Dolina”, e anche le Poste, afferma la Vodnik, dovrebbero adeguarsi.
Il caso è stato raccontato dal Primorski Dnevnik, il giornale della minoranza slovena in Italia, ma al momento non sembrano esserci soluzioni immediate.
L’amministrazione delle Poste non ha risposto né riguardo al cambiamento di nome e alle procedure necessarie per farlo, né sulla questione, a dire la verità da verificare, dei timbri bilingui, che qualcuno afferma di aver visto, in tempi più o meno lontani, ma dei quali al momento non c’è traccia.
Sul caso sono state coinvolte anche le organizzazioni della minoranza slovena, SKGZ e SSO, e la questione sarà portata all’attenzione del Comitato istituzionale paritetico per i problemi della minoranza slovena: alla prima riunione utile dovrebbe essere invitato il direttore delle poste di Trieste per un’audizione, in modo da capire come affrontare la questione e arrivare la cambiamento di nome, decisione che in ogni caso dovrà passare per l’amministrazione centrale a Roma.
La questione sembra inoltre avere portata più ampia, e potrebbe essere un precedente per una migliore e più estesa applicazione delle tutele a favore della minoranza slovena in tutti i comuni in cui prevista l’applicazione della legge di tutela.

Alessandro Martegani