Foto: BoBo
Foto: BoBo

Secondo le stime approssimative del Sindacato degli Agricoltori sono stati oltre 5 mila i partecipanti alla manifestazione nel Paese. In molte località di tutto il Paese è avvenuta la protesta di avvertimento con trattori e striscioni. I manifestanti hanno protestato contro le restrizioni nell'agricoltura chiedendo attenzione al governo e indicando che se non verranno ascoltati vi sarà un'escalation delle pressioni. L'azione ha riflettuto l'insoddisfazione degli agricoltori, ha dichiarato il Presidente dell'Unione degli Agricoltori sloveni Anton Medved, precisando che le proteste sono avvenute in una trentina di località. Secondo Medved è stato dato ai politici un chiaro segnale, quello che gli operatori non possono attendere in eterno. Una manifestazione è avvenuta anche nella capitale Lubiana con numerose decine di trattori che sono confluiti nel centro città. Il segretario del sindacato Jernej Redek ha dichiarato che l'alta partecipazione ha dimostrato che la tensione tra gli agricoltori sta andando avanti da molto tempo, in quanto le pressioni da vari ambiti sono sempre più severe e non permettono alle aziende agricole di poter funzionare normalmente e di svilupparsi. Redek ha aggiunto che la protesta e' stata pacifica e relativamente breve perchè l'obiettivo non era ostacolare i cittadini nelle loro attività quotidiane ma dimostrare il disaccordo con l'attuale politica slovena ed europea. Il coordinatore della manifestazione Primož Pevec ha rimarcato che gli agricoltori sono stanchi di dover combattere contro le politiche agricole europee e le promesse non mantenute, e che hanno dedicato molto tempo al coordinamento della preparazione di un piano strategico della politica agricola comune, ma che alla fine ne è uscita una storia completamente diversa con regolamenti diversi da quelli necessari e chiesti dagli agricoltori. Il Presidente dell'Associazione Slovena degli Allevatori di suini Alojz Varga ha indicato che si richiede anche una regolamentazione equa nella filiera alimentare con prezzi equi per gli agricoltori e disposizioni per i bilanci di massa. Anton ha presentato otto richieste, tra cui i nuovi requisiti ambientali che non devono superare le capacità realistiche dell'agricoltura, informazioni chiare e misure amministrative poco impegnative, coordinamento di tutti i pagamenti diretti e tasse con l'inflazione, l'allocazione delle risorse agricole comuni e il mantenimento delle politiche nel settore agricolo.

Franco de Stefani