Foto: Zajem zaslona
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L'obiettivo principale dell'emendamento è garantire il diritto all'assistenza sanitaria con fondi pubblici e aumentare l'accessibilità ai servizi sanitari per tutti i cittadini. I deputati di Movimento libertà hanno inoltrato l'emendamento in procedura parlamentare. Si punta, è stato rilevato, ad un contributo sanitario obbligatorio fisso per tutti gli assicurati dell'ammontare di 35 euro al mese, a partire da settembre, con la possibilità di rivedere l'importo in base alla crescita del salario medio lordo in Slovenia. I fondi confluirebbero nelle casse dell'Istituto nazionale per l'assicurazione sanitaria e non più alle tre compagnie assicuratrici private.

La deputata capodistriana di Movimento Libertà, Tamara Kozlovič, a capo del gruppo della coalizione per la riforma sanitaria, ha dichiarato che è intenzione del Governo di congelare l'attuale importo del contributo all'assicurazione sanitaria integrativa, non siamo indifferenti all'aumento dei prezzi, bisognava reagire immediatamente, ha detto la deputata, che ha aggiunto che in Slovenia circa il 5% non paga l'assicurazione obbligatoria. Vogliono mantenere inalterato il numero degli assicurati, perchè c'è il timore, ha detto Kozlovič che a causa dei rincari molti decidano di non pagare più l'assicurazione integrativa in questa fase. Vogliamo prevenire un possibile peggioramento della situazione dei pazienti sloveni e possibili disagi sanitari e sociali, ha affermato la deputata di Movimento libertà.
La maggioranza è compatta su questo provvedimento, ha dichiarato il premier Robert Golob, è il primo passo verso la riforma del sistema sanitario. Con questo provvedimento, ha detto il primo ministro, vogliamo impedire l'aumento dei prezzi dei premi assicurativi aggiuntivi, come deciso recentemente da Generali, e i profitti delle case di assicurazione private. (ld)