Foto: Reuters
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Una risposta per la verità attesa, ma che comunque ha deluso gli organizzatori dell’FVG Pride, la festa LGBTQ che quest’anno è stata programmata il prossimo 10 giugno a Pordenone, ma con iniziative un po’ in tutta la regione.
L’FVG Pride ha infatti comunicato che il comune ha negato il patrocinio alla manifestazione, come peraltro avevano già fatto in passato altri comuni a maggioranza di centro destra, come quello di Trieste.
Il Sindaco Alessandro Ciriani e la giunta comunale avevano già annunciato il proprio orientamento a febbraio, quando la manifestazione non era nemmeno stata ufficialmente annunciata, ricordano gli organizzatori, e hanno confermato la decisione, non condividendo i temi del manifesto dell’evento, che fra le altre cose critica apertamente il nuovo governo e l’amministrazione comunale di centro destra.
Stessa decisione è stata presa dal Comune di Gorizia: il sindaco Rodolfo Ziberna, ha definito il Pride “un’ostentazione provocatoria e superficiale”.

Non faremo nessuno sconto a chi si insinua sempre di più nelle istituzioni che dovrebbero essere le più illuminate e progressiste, soffocando inesorabilmente la nostra esistenza

FVG Pride

Fin qui tutto previsto, ma ha invece stupito gli organizzatori la decisone degli atenei i Udine e Trieste di non appoggiare il Pride, nonostante lo avessero fatto in passato. “Mentre Destra nazionale che strizza l’occhio a Orban porta avanti la sua guerra sempre più feroce contro la comunità LGBT, mentre la destra regionale invoca l’intervento del Ministero per impedire l’introduzione di carriere alias e bagni unisex, - dice una nota dell’FVG Pride - l’Università di Udine preferisce bacchettare una comunità vessata e perseguitata perché ‘indugia in polemiche politiche’ e non rispetta la ‘continenza linguistica’, mentre l’Università di Trieste, risponde con un altro rifiuto schizofrenico: definisce il Manifesto ‘ovviamente legittimo’, ma pretende allo stesso tempo di insegnare alla comunità LGBT regionale quali siano le rivendicazioni giuste, affermando che il manifesto ‘ci pare esuli significativamente dalla (sola) giusta rivendicazione del diritto alla prevenzione delle discriminazioni’.
“Il FVG Pride rivendica il proprio Manifesto – conclude la nota - : non faremo nessuno sconto a chi si insinua sempre di più nelle istituzioni che dovrebbero essere le più illuminate e progressiste, soffocando inesorabilmente la nostra esistenza”.

Alessandro Martegani