Il fronte contrario all’Ovovia, la funicolare che dovrebbe unire il Porto Vecchio all’altopiano, al centro di uno scontro fin dai tempi della presentazione del progetto, chiede chiarezza nelle procedure e attacca nuovamente il comune di Trieste.
Un mese fa, il progetto, finanziato con fondi Pnrr e uno dei punti forti del programma della giunta di centrodestra guidata da Roberto Dipiazza, attualmente al centro di una serie di valutazioni ambientali, aveva ricevuto un parere negativo sia dall’Arpa, l’Agenzia regionale per l’ambiente, sia dalla Soprintendenza speciale per il Pnrr del Ministero della Cultura, che aveva messo in dubbio i benefici ambientali introdotti dall’opera. Gli incerti benefici ambientali introdotti dall’opera, fronte dei certi effetti negativi diretti e indiretti che l’opera produrrà sull’ambiente e sul contesto paesaggistico circostante - aveva detto la soprintendenza - non consentono l’emissione di un parere positivo”.
Anche in città le organizzazioni e i partiti di opposizione, che fanno parte del comitato contro l’Ovovia, continuano la battaglia finita anche nelle aule del Tar. Il Comitato ha nuovamente sottolineato l’impatto negativo sull’ambiente della struttura da 62 milioni di euro: la stazione intermedia infatti verrebbe realizzata in un’area naturale protetta, nella quale non è concesso realizzare impianto a fune. Una circostanza che il Comune vorrebbe superare, ma per ottenere una deroga è necessario dimostrare che esistono effetti positivi dell’impianto sulla salute dei cittadini, come la riduzione delle emissioni delle auto dei cittadini che decidessero di utilizzare la funicolare.
William Starc, coordinatore del Comitato, ha accusato di scarsa trasparenza il Comune, che non fornirebbe i contenuti della documentazione presentata per ottenere la deroga, e affermato che non ci sarebbero dati che provano i vantaggi per i cittadini dal punto di vista sanitario e ambientale. “Riteniamo che sussistano tutti i presupposti per richiamare la politica alle sue responsabilità di tutela dell’ambiente, del paesaggio, della salute, che riguardano la qualità della vita di tutta la cittadinanza”, ha detto Starc, rivolgendo un appello al governatore Massimiliano Fedriga ad attivarsi per dirottare il finanziamento sui progetti più efficienti e meno impattanti sull’ambiente. Interrogazioni sul tema sono state presentate anche in Consiglio regionale e comunale.

Alessandro Martegani