Foto: Reuters
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Il giorno dopo l'avvio da parte del Consiglio dei ministri dell'iter per la nomina di Fabio Panetta governatore di Bankitalia, e a poche ore dall'annuncio di un nuovo rialzo dei tassi a luglio da parte della presidente della Bce, Christine Lagarde, la premier Giorgia Meloni è intervenuta alla Camera e al Senato per le comunicazioni in vista del prossimo Consiglio Ue del 29 e 30 giugno a Bruxelles. Il testo, votato per parti separate, è stato interamente approvato dall'Assemblea di Montecitorio. Approvato dalla capigruppo anche l'iter del Ddl di ratifica del Meccanismo europeo di stabilità, il Mes: venerdì 30 si terrà la discussione generale ed entro giovedì 6 luglio si voterà. Un voto che potrebbe riguardare la ratifica "si o no" oppure il rinvio del provvedimento, probabilmente a dopo la pausa estiva, se in Aula sarà fatta richiesta in tal senso.
In merito Meloni ha detto di non voler alimentare una polemica interna sul Mes, che tanto divide la politica nostrana. L'interesse dell'Italia è affrontare il negoziato sulla governance europea, "dove si discuta nel complesso nel rispetto del nostro interesse nazionale. Prima ancora di una questione di merito - ha continuato - c'è una questione di metodo su come si faccia a difendere l'interesse nazionale", aggiungendo che si assumerà le sue responsabilità.
A stretto giro sul tema Mes è intervenuto il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni. A margine di una conferenza stampa a Bruxelles, ha posto l'accento sul fatto che "è legittimo discutere su quale può essere la sua funzione nei prossimi anni", ma con la riforma già decisa "abbiamo già un ulteriore utilizzo, che è quello di fornire un paracadute aggiuntivo in caso di crisi bancaria, quindi penso che discutere di possibili evoluzioni future non escluda l'importanza di ratificare quello che c'è".
In primo piano, nell'intervento di Meloni c'è stato il tema della gestione dei flussi migratori, fra le sfide prioritarie insieme a Ucrain, sicurezza e difesa. "Se non si affronta a monte il tema della difesa dei confini esterni dell'Ue è impossibile realizzare una politica di migrazione e di asilo giusta ed efficace", ha spiegato Meloni, che si è detta pronta a impegnarsi in ogni sede per stroncare il tragico traffico delle vite che genera tragedie, come quella al largo delle coste greche.