Foto: Pixabay
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Come sottolineato dalla deputata del SD Meira Hot, che da tempo si batte per l’introduzione di una legislazione più severa nei confronti di quelli che vengono considerati comportamenti inaccettabili da parte sua e degli altri deputati proponenti, l’obiettivo dell’emendamento alla legge sulla protezione degli animali domestici al centro dell’odierna discussione pubblica è quello di aggiornare sistematicamente l'attuale legislazione, rivedendo in particolar modo le modalità di controllo e di prevenzione delle irregolarità e dei maltrattamenti nei confronti degli animali ai quali va garantita in ogni situazione una vita dignitosa.

Tra le novità previste dalla nuova legge ci sarebbero l'istituzione di stalle transitorie per gli animali confiscati, l'introduzione di un'ispezione specializzata per la protezione degli animali, l'obbligo di mettere il microchip anche ai gatti, il divieto di legare i cani alla catena e la videosorveglianza obbligatoria nei macelli.

Alla discussione pubblica sono stati invitati a partecipare i rappresentanti del sindacato dell'agricoltura e della silvicoltura della Slovenia; quelli dell'Unione degli agricoltori della Slovenia e del sindacato dei veterinari della Slovenia, alcuni esperti della Facoltà di biotecnologia di Lubiana, e soci di una serie di organizzazioni ed associazioni attive a livello nazionale e lovale nell'ambito della protezione degli animali.

L'introduzione di consulenti volontari autorizzati a controllare la situazione degli animali negli allevamenti, previo corso di 40 ore, è stata in questi giorni particolarmente criticata dal sindacato dei veterinari e dagli allevatori che ritengono l’istituzione di una figura di questo tipo particolarmente offensiva nei confronti delle loro professionalità, che si fondano invece su anni di studio e di lavoro.

Barbara Costamagna