Foto: Philippe Groscaux/Mission Adriboats/CNRS/CCJ
Foto: Philippe Groscaux/Mission Adriboats/CNRS/CCJ

La più antica nave cucita del Mediterraneo è stata recuperata nella baia di Zambrattia presso Umago. È rimasta sott'acqua per più di tremila anni e ora verrà analizzata da un gruppo di esperti croati e francesi. Dopo tre settimane di immersioni e scavi è stata recuperata la più antica nave cucita del Mediterraneo. Il natante è stato realizzato tra l'ultimo quarto del dodicesimo secolo e l'ultimo quarto del decimo secolo a.C. Era lungo dieci metri ed era stato utilizzato per la navigazione costiera utilizzando la spinta di 12 rematori.
I resti della nave, che giacevano da migliaia di anni a circa 100 metri dalla costa a una profondità di non più di due metri, sono stati ritrovati negli anni '90. Dal 2008 si è cominciato a studiare questi resti con attenzione e ora si è arrivati al recupero di cui le fasi sono state documentate in un video.
La nave preistorica è una delle più importanti scoperte di archeologia marittima dell'Adriatico e del Mediterraneo. È unica in questa parte del mondo per quanto riguarda la progettazione, la costruzione e la tecnica di cucitura.
Gli archeologi hanno quindi raccolto tutte le informazioni necessarie sulla costruzione della nave per avviare una campagna di ricerca internazionale che ha coinvolto tutte le parti interessate della Croazia, nonché il Centro nazionale francese per la ricerca scientifica e il Ministero francese della Cultura e della Comunicazione. I resti della nave potevano essere recuperati dal mare solo dopo aver preparato le condizioni adatte per la conservazione, il restauro, la salvaguardia e la presentazione della nave.
L'obiettivo è quello di produrre una ricostruzione in 3D della nave, oltre a cercare di datarla con maggiore precisione, studiare le tecniche di lavorazione del legno e determinare il materiale di cui sono fatte le cuciture.

Alija Bandi