Foto: BoBo
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Come ha spiegato il commissario Ue per la gestione delle crisi, Janez Lenarčič, per sbloccare i fondi europei la Slovenia dapprima dovrà fare una stima dei danni causati dalle alluvioni. La richiesta di aiuti dal fondo per la solidarietà Ue dovrà essere fatta entro 12 settimane. "I fondi del bilancio Ue devono essere spesi in modo opportuno e responsabile, sono fondi dei contribuenti europei, occorre garantire un'adeguata trasparenza e una spesa mirata", ha sottolineato.
Lenarčič ha assicurato che molti fondi potranno essere dirottati dal fondo per lo sviluppo regionale: "Si tratta di fondi disponibili nell'attuale quadro finanziario pluriennale. Questo è ancora nelle prime fasi di attuazione” ha spiegato il commissario per la gestione delle crisi, “quindi molti fondi possono ancora essere reindirizzati se necessario e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha assicurato la massima flessibilità, affinché ciò avvenga in conformità con le esigenze della Slovenia".
La terza componente del pacchetto di aiuti, ha ricordato Lenarčič, fa riferimento al piano di ripresa e resilienza, in cui la Slovenia ha lasciato inutilizzato praticamente l'intero pacchetto di possibili prestiti. La richiesta deve essere presentata entro la fine del mese, ha precisato, ricordando che si tratta di uno strumento che rende possibili grandi investimenti, ma soprattutto determina la quota minima di investimenti per la transizione verde e la trasformazione digitale.
E uno degli elementi chiave della transizione verde è proprio la protezione contro le alluvioni, Lenarčič ha quindi affermato di essere ottimista, molti fondi potranno essere reindirizzati se la Slovenia lo desidera. “È necessario preparare buoni progetti e buoni programmi che siano anche realizzabili. È inoltre particolarmente importante rispettare i termini di attuazione, per i progetti del piano di ripresa e resilienza questi sono particolarmente brevi, sarà necessario sbrigarsi", ha avvertito. Secondo Lenarčič, infine, "è importante anche che la presidente della Commissione Ue abbia concordato con il premier, Robert Golob, l'istituzione di un organismo specifico, un gruppo di lavoro congiunto, che contribuirà a portare avanti questi progetti".