Foto: EPA
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Come ogni anno la politica slovena riaccende i motori con il tradizionale appuntamento del Forum che sul finire dell'estate richiama sul lago di Bled larghi settori della politica, del mondo economico e dell'opinione pubblica per confrontarsi nel'arco di due giorni sui principali temi dell’attualità. Nell'edizione di quest'anno si parlerà di “Solidarietà per la sicurezza globale”, un argomento che gli organizzatori hanno in parte ridisegnato dopo le alluvioni che hanno colpito la Slovenia a inizio mese, con danni importanti in diverse zone del paese. L'intenzione, infatti, è quella di declinare tutti gli argomenti pertinenti con il tema sicurezza, a partire da quella ambientale. In quest’ottica è stata organizzata anche una serie di eventi per la raccolta fondi a beneficio delle zone più martoriate.
Prevista la partecipazione delle massime cariche istituzionali e governative, dalla Slovenia cos+ come dalla regione, dall'Europa e da diverse parti del mondo. Sarà il premier, Robert Golob, a inaugurare il Forum insieme al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che insieme a Golob ieri ha fatto un sopralluogo in alcune delle zone più colpite. A seguire un dibattito fra i primi ministri di tutti i paesi dei Balcani occidentali, a eccezione della Serbia, mentre per la ministra degli Esteri, Tanja Fajon, il confronto sarà in un panel con colleghi extra europei - confermata la partecipazione dei ministri degli Esteri di Canada, Corea, e Giordania, fra gli altri - per costruire la strada in vista dell’ingresso della Slovenia come membro non permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Il Forum proseguirà poi martedì con una giornata di appuntamenti meno politica e più orientata al dibattito su temi quale sicurezza cibernetica, alimentare e libertà di stampa. La presidente della Repubblica, Nataša Pirc Musar, sarà impegnata lunedì in una serie di incontri bilaterali a margine del forum, mentre martedì presidierà il panel sulle sfide globali per le generazioni future.