Foto: EPA
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“Ho ricevuto buone notizie, grazie al duro lavoro del nostro team è stato raggiunto il consenso sulla dichiarazione del vertice dei leader del G20 di Nuova Delhi” queste le parole di Modi dopo essersi congratulato con i ministri e gli sherpa che hanno lavorato duramente per raggiungere questo obiettivo. Ma il testo della dichiarazione finale ha suscitato un po’ di scalpore. Il G20, infatti, ha denunciato l’uso della forza in Ucraina per conquiste territoriali, ma l’aggressione della Russia non viene menzionata in forma esplicita, peraltro i leader hanno anche denunciato che le “crisi a cascata” rappresentano una minaccia per la crescita globale a lungo termine. A tal proposito, il primo ministro britannico ha affermato che la dichiarazione congiunta contiene un “linguaggio molto forte” riguardo la guerra a Kiev, definita da lui “illegale”. Oltre alle questioni legate al conflitto tra Kiev e Mosca, nel testo delle dichiarazioni appare anche l’obiettivo di triplicare l’uso delle rinnovabili entro il 2030 e la necessità di attuare pienamente un accordo sul grano, già tentato dalla Turchia e gli accordi di Istanbul mediati dalla Nazioni Unite. I leader del G20 hanno concordato la necessità di una riforma dell’Organizzazione mondiale del commercio e di sfruttare l’Intelligenza Artificiale per sostenere le soluzioni nell’economia digitale. “Con 83 paragrafi e assolutamente nessun dissenso, nessuna nota a piè di pagina, nessun riassunto della presidenza, la dichiarazione congiunta dei leader del G20 simboleggia un consenso globale senza precedenti” ha scritto lo sherpa del governo indiano sul social X, evidenziando il grande traguardo raggiunto nella prima sessione del summit. Ma oltre ad aver ottenuto il consenso sulla dichiarazione finale, il premier indiano ha promosso a membro permanente del G20 l’Unione africana, dicendosi convinto che ciò rafforzerà la voce del Sud del mondo.

B.Ž.